Giardini Naxos, spiaggia più ampia e porto accessibile: ecco il progetto del ripascimento
di Andrea Rifatto | 23/02/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 23/02/2024 | ATTUALITÀ
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Le due aree di intervento
Ampliare la spiaggia e garantire il pieno utilizzo del porto: un unico intervento per raggiungere due obiettivi. Non perde tempo l’Amministrazione comunale di Giardini Naxos per cercare di arrivare entro l’estate ad attuare un nuovo progetto di salvaguardia del litorale. La giunta del sindaco Giorgio Stracuzzi, su proposta dell’assessore Ivano Cantello, ha infatti approvato un progetto di fattibilità tecnica ed economica per il ripascimento dell’area a rischio erosione costiera antistante il lungomare Tysandros-Naxos, la spiaggia di San Pancrazio dove si manifesta un forte arretramento della battigia che in alcuni punti risulta essere a ridosso dei massi a protezione del piede del muro di contenimento del lungomare. L’elaborato, redatto dall’arch. Sebastiano La Maestra dell’Ufficio tecnico, prevede una spesa di 850mila euro di cui 655mila 659 euro per lavori e 194mila 340 euro per somme a disposizione e adesso l’Amministrazione dovrà attivarsi per reperire i fondi alla Regione siciliana, con la quale sono già in corso interlocuzioni e in particolare con la Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico guidata da Maurizio Croce. Già costituito anche lo staff tecnico che seguirà la procedura, formato dal geom. Venerando Sgroi come responsabile unico del progetto con il supporto del geom. Salvatore Cundari e dell’istruttore amministrativo Sebastiano Talio. L’intervento prevede il ripascimento del tratto di arenile delimitato dai due pennelli, mediante il dragaggio del porto che negli anni è stato interessato da fenomeni diffusi di insabbiamento che ne hanno limitato l’utilizzo in sicurezza. Il tratto di spiaggia da ripascere si estende per una lunghezza di circa 280 metri e con il dragaggio, previsto con l’utilizzo di un pontone motorizzato autocaricante corredato da escavatore a funi dotato di benna mordente di tipo idraulico, avverrà in una vasta area antistante l’ingresso del porto fino ad una profondità di circa cinque metri, con un volume di prelievo teorico di circa 35.000 metri cubi che verranno stesi sull’arenile per formare una spiaggia con una profondità di circa 40 metri. I più violenti fenomeni erosivi nel settore centrale della baia sono determinati dalla particolare conformazione del litorale, chiuso a nord dal Capo Taormina e a sud dal Capo Schisò (con l’accentuazione del molo del porticciolo), soggetto all’esposizione prevalente ai venti dominanti da est e da nord-est, mentre il trasporto dei sedimenti erosi avviene verso sud con i susseguenti problemi di insabbiamento del porto. Un tratto soggetto ad erosione dove nel tempo sono stati effettuati interventi di difesa del litorale, principalmente con l’utilizzo di scogliere sommerse, sia parallele che ortogonali alla riva, in modo da ridurre l’impatto visivo delle difese e intervenire in modo meno violento sulla dinamica della spiaggia. Non meno importante sarà il pieno riutilizzo del porto, in quanto il dragaggio restituirà un pescaggio tale da farlo usare in tutta sicurezza dai pescatori e permettendo l’attracco delle imbarcazioni da diporto permettendo così la fruizione dell’infrastruttura anche ai fini turistici.