Giardini Naxos dice no alle sue proposte e De Luca attacca: "Atti ostili contro di noi"
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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De Luca nell'ultimo comizio a Giardini Naxos
Terreno di scontro per la campagna elettorale delle Amministrative 2026, Giardini Naxos è anche una città che potrebbe aprire una breccia per contestare diverse proposte comprensoriali avanzate dal sindaco di Taormina, Cateno De Luca. Diversi atti adottate nelle ultime settimane dall’Amministrazione comunale, infatti, puntano a “smontare” alcune scelte partite dalla città del Centauro e poi sottoposte agli altri Comuni per essere condivise. E De Luca non ha gradito, esternandolo dal palco nell’ultimo comizio nella cittadina naxiota. «Ci siamo ritrovati con una serie di atti ostili ostili all’idea Naxos-Taormina - ha detto - a dimostrazione che le istituzioni vengono violentate in relazione ad una visione politica personale che purtroppo mortifica le visioni di territorio». Il primo riferimento è alla decisione della giunta del sindaco Giorgio Stracuzzi di costituire la Destination management organization “Naxos-Etna-Alcantara”, coinvolgendo il Gal Terre Etna-Alcantara, alcuni comuni catanesi e altri enti, non aderendo alla Dmo “MeTaBlue-Messina Taormina Costa Blu” con il Gal Taormina-Peloritani e i centri jonici fino a Messina: «Se Giardini Naxos è la porta di ingresso di Taormina - ha contestato De Luca - perchè va per i fatti propri? Allora il sistema Naxos-Taormina a chi interessa? Ritengo che prima vadano create coalizioni omogenee e poi si siglano gli accordi tra coalizioni». Se Palazzo dei Naxioti ha scelto una strada totalmente diversa, altre amministrazioni joniche hanno comunque intenzione di non approvare pedissequamente la proposta di delibera di giunta sulla Dmo inviata da Taormina e hanno già previsto modifiche. A non essere digerita da De Luca è stata anche la decisione del Comune di Giardini Naxos di presentare ricorso al Tar di Catania contro l’atto della Srr Messina Area Metropolitana, che ha creato il Bacino Jonico (da Giardini Naxos ad Alì Terme) per la gestione rifiuti, con affidamento ad una società in house già individuata in Asm Taormina, prossima ad essere trasformata in società per azioni: «Abbiamo proposto un servizio costruito in base alle reali esigenze delle comunità, passando dalla mano pubblica - la tesi di De Luca, ispiratore della proposta - non capisco perché debbano essere i privati a gestire i servizi di pubblica utilità. Abbiamo raccordato con tutti i comuni (o quasi, ndc) questa operazione, ma Giardini Naxos assume posizioni di ostilità nei confronti del territorio». In realtà sono diversi i comuni intenzionati a non aderire alla proposta della Srr e la “breccia” aperta da Palazzo dei Naxioti viene seguita con attenzione. Il sindaco di Taormina ha contestato poi l’assenza del Comune giardinese all’incontro dell’11 dicembre a Palermo sul raddoppio ferroviario, dove non è passata la linea deluchiana per eliminare l’interconnessione di Letojanni: l’Amministrazione, però, ha spiegato di essere assente perchè ha ricevuto la convocazione ad una pec del sindaco non più attiva e dunque non era a conoscenza dell’incontro.










