Martedì 25 Novembre 2025
La società della raccolta rifiuti replica alle motivazioni dell'affidamento ad altra ditta


Giardini, Ecolandia contesta le accuse sugli abiti usati: “È inadempiente il Comune”

di Redazione | oggi | ATTUALITÀ

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Gli indumenti rimossi nei giorni scorsi

Ribatte alle contestazioni del Comune di Giardini Naxos sulla raccolta degli indumenti usati la società “Ecolandia Srl”, che gestisce la raccolta rifiuti e i servizi di igiene ambientale nella cittadina jonica. L’ente ha affidato un intervento sostitutivo di raccolta e conferimento degli abiti usati, comprese le microdiscariche venutasi a creare per il mancato svuotamento dei contenitori, con la determinazione n. 517 del 13 novembre 2025 siglata dall’Ufficio tecnico, nella quale viene riportato che «la ditta Ecolandia Srl, ancorché obbligata per offerta di gara, a distanza di quattro anni dall’avvio dell’appalto non ha attivato il servizio di raccolta degli indumenti usati secondo quanto previsto nei documenti contrattuali ed in particolar nella relazione tecnica (offerta migliorativa) alle pagine 13, 42, 68, 100 e 101. Tale inadempienza, più volte contestata dalla stazione appaltante - scrive il Comune - ha costretto l’Ufficio preposto ad attivare una convenzione con un soggetto terzo che, tuttavia, non ha conseguito i risultati attesi e a seguito della constatazione che nei siti ove erano installati i cassonetti di raccolta, si sono create delle micro discariche, poiché l’utenza ha cominciato ad abbandonare sacchi di indumenti usati, si è chiesto alla ditta Ecolandia di procedere all’eliminazione delle microdiscariche, attività ordinaria prevista in contratto, ed attivare senza ulteriore indugio il servizio de quo, non ricevendo, sostanzialmente, alcun positivo riscontro. Tale situazione di criticità - ha concluso l’ente - è dunque riconducibile soprattutto alla mancata attivazione del servizio da parte di codesta ditta sin dall’inizio della gestione, così com’era obbligata per contratto».

«Tali affermazioni sono totalmente infondate - replica “Ecolandia Srl” - il servizio previsto in gara era una raccolta domiciliare con avvio a recupero, ma il Comune non ha mai mai adempiuto all’obbligo, indispensabile per legge, di indicare l’impianto di destinazione, obbligo indispensabile per l’attivazione del servizio. Senza tale fondamentale comunicazione, più volte sollecitata dalla Ecolandia al Comune, nessun conferimento può essere effettuato nel rispetto della normativa di settore (Lr. 9/2010). Contrariamente a quanto dichiarato, il Comune ha affidato il servizio ad altro operatore, in violazione dell’esclusiva contrattuale, e ha chiesto al gestore di intervenire su microdiscariche non previste dal capitolato, pretendendo inoltre l’avvio a smaltimento degli indumenti, pratica illegittima per questa tipologia di rifiuto. Si evidenzia che l’impianto indicato dall’Ente prevede costi di circa 1.500 euro/tonnellata, contro i normali 400-500 euro/tonnellata, con potenziale danno erariale. La ditta non si è mai rifiutata di svolgere il servizio: ha più volte confermato la propria disponibilità non appena il Comune adempirà agli obblighi di legge e le dichiarazioni dell’Ente risultano pertanto false e fuorvianti».


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