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"Il Gal Peloritani un'esperienza straordinaria": finanziati progetti per 7 milioni di euro
12/12/2015 | ATTUALITÀ
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Il tavolo dei relatori: al centro Lombardo e Cracolici
Sei anni di lavoro concertato e condiviso, 29 progetti finanziati, tra pubblico e privato, per un totale di 7.081.747,91 euro a valere su quattro misure comunitarie del Piano di Sviluppo Rurale Sicilia 2017/2013. Sono i risultati del Gruppo di Azione Locale “Peloritani, Terre dei Miti e della Bellezza”, illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Roccalumera nella “Sala Quasimodo” del Main Palace Hotel. Un complesso e articolato percorso di governance iniziato nel 2003 e conclusosi positivamente nel 2009 con la redazione del Piano di Sviluppo Locale e la formale costituzione dell’Ufficio di Piano, una sfida di competenza e programmazione che ha visto la partecipazione di un partenariato ricco e variegato, con circa 250 promotori divisi tra soggetti pubblici e partner privati. Gli esiti del lavoro svolto in questi anni e le prospettive future sono stati illustrati dall’arch.Giuseppe Lombardo, presidente del Gal “Peloritani”, che ha aperto i lavori della conferenza alla quale hanno preso parte anche Giuseppe Pavone, responsabile dell’Ufficio di Piano; Filippo Grasso del Dipartimento di Economia dell’Università di Messina; Alfredo Anastasi, addetto alla segreteria del Gal “Peloritani ed esperto in finanziamenti comunitari; Roberto Santopietro dell'Ufficio Servizio Agricoltura Messina e Dirigente Uos 12); Salvatore Bottari, dirigente Ufficio Servizio Agricoltura di Messina. I lavori sono stati conclusi dall’assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Antonello Cracolici. Come illustrato da Lombardo, Il Psl (Piano di Sviluppo Locale) Peloritani, sin dalla sua stesura, aveva posto particolare attenzione al “profilo identitario territoriale” per valorizzare gli antichi mestieri e le tradizioni popolari, oltre alle risorse naturalistiche, così come realizzato attraverso il progetto “Le Valli dei Miti e della Bellezza”, iniziativa finalizzata a valorizzare e migliorare la fruibilità del patrimonio rurale del territorio del Gal in un’ottica di promozione turistica, di prodotti e servizi. “Una strategia che però in base alle direttive europee non abbiamo potuto attuare al meglio – ha spiegato il presidente del Gal – concentrando invece il nostro lavoro sulle progettualità inerenti lo sfruttamento di energie alternative volte al risparmio energetico e l’aiuto alle aziende private nello sviluppo e nella crescita del settore agricolo e produttivo del territorio, incentrato sulla tematica principale Turismo ed offerta rurale e sulla tematica complementare Creazione e rafforzamento delle microimprese. È stata un’esperienza straordinaria che ha permesso di portare avanti un percorso di sviluppo locale tra i primi in Sicilia. L’unico rammarico – ha aggiunto Lombardo – è non essere ancora riusciti a creare la Scuole degli antichi mestieri”. Giuseppe Pavone, responsabile dell’Ufficio di Piano, ha spiegato come siano state spese l’80% delle risorse disponibili e siano stati centrati gli obiettivi: “I risultati si vedranno ancora meglio in futuro, quando le microimprese nate grazie al Gal potranno incrementare il loro volume d’affari e allo stesso tempo cresceranno le presenze turistiche sul territorio”. Le prospettive del Gal Peloritani per il Psl 2014/2020
Al Gal Peloritani, sin dalla sua costituzione, hanno aderito 44 comuni della Sicilia nord-orientale: Monforte San Giorgio, Roccavaldina, San Pier Niceto, Valdina, Rometta, Venetivo, Saponara, Spadafora,Villafranca Tirrena, Santa Lucia del Mela, Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò, Ridì Milici, Castroreale, Fondachelli-Fantina, Terme Vigliatore, Novara di Sicilia, Mazzarrà Sant’Andrea, Furnari, Gaggi, Graniti, Taormina, Castelmola, Fiumedinisi, Nizza di Sicilia, Alì, Alì Terme, Itala, Scaletta Zanclea, Letojanni, Gallodoro, Mongiuffi Melia, Roccalumera, Pagliara, Mandanici, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Forza d’Agrò, Limina, Roccafiorita, Antillo, Casalvecchio Siculo, Furci Siculo. Una vasta area dove sono sorte 10 iniziative private finalizzate alla trasformazione e commercializzazione artigianale dei prodotti tipici, 6 iniziative proposte da associazioni private ed enti locali per l’incentivazione di attività turistiche e la creazione di servizi per le fruizione degli itinerari locali, 2 progetti presentati da enti locali per la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile e 5 progetti presentati sempre da enti locali finalizzati alla tutela e riqualificazione del patrimonio rurale. A ciò si aggiungono i 5 progetti “a regia” gestiti direttamente dal Gal e finalizzati alla valorizzazione del territorio e dell’offerta turistico-rurale locale: Vinitaly 2014, Le Valli dei Miti e della Bellezza, Expo 2015, co-marketing sportivo Acr Messina Calcio e un’azione aggiuntiva per il progetto Centro Museale delle attività contadine.
Alfredo Anastasi, addetto alla segreteria del Gal “Peloritani-Terre e Miti della Bellezza” ed esperto in finanziamenti comunitari, ha ricordato come in vista della nuova programmazione comunitaria 2014/2020, che stanzierà risorse pari a 2.212.747.000 euro, (+27 milioni rispetto al 2017/21013), sarà importante garantire il sostegno ai vecchi beneficiari del fondi e proseguire individuandone di nuovi, puntando sulla Scuola di antichi mestieri e tradizioni e sul brand “Esperienza Peloritani”. Nel corso della conferenza stampa tenutasi a Roccalumera Filippo Grasso, del Dipartimento di Economia dell’Università di Messina, ha poi evidenziato l’importanza del turismo rurale, mentre Roberto Santopietro e Salvatore Bottari hanno relazionato sugli Interventi per lo sviluppo locale finanziati dall’Ufficio Servizio Agricoltura Messina in collaborazione con il Gal Peloritani nel territorio della provincia. Ha chiuso i lavori l’assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Antonello Cracolici, che ha confermato l’importanza dei Gal come animatori del territorio e parti fondamentali della struttura che lavora al rilancio dell’economia della Sicilia, dove lo sviluppo rurale deve essere considerato un elemento cardine soprattutto in chiave turistica. Cracolici ha annunciato che prossimamente convocherà a Palermo tutti i responsabili dei Gal siciliani per fare il punto sulle azioni di sviluppo intraprese finora e programmare quelle future. Alla conferenza erano presenti inoltre il deputtao regionale Filippo Panarello, i sindaci Alessandro Costa (Letojanni), Orlando Russo (Castelmola), Armando Carpo (Mandanici), il vicesindaco Salvatore Bruno e l'assessore Francesco Santisi per Nizza di Sicilia, l'assessore Filippo Ricciardi del Comune di Limina e il vicesindaco di Fondachelli Fantina, Carmelo Citraro.
La programmazione futura, in relazione agli obiettivi del Psl 2014/2020, punterà in particolar modo sullo sviluppo, la promozione e la commercializzazione di un’offerta turistico rurale integrata e rappresentativa di tutto il comprensorio Gal. L’obiettivo sarà dunque quello di valorizzare e migliorare la fruibilità del patrimonio rurale del territorio del Gal Peloritani in un’ottica di promozione turistica di prodotti e servizi, implementando quanto già realizzato. I nuovi segmenti del mercato turistico nazionale e internazionale sui cui puntare e da incentivare rispetto a quelli tradizionali riguardano attualmente il turismo naturalistico, quello culturale e quello enogastronomico. Il turismo rurale rappresenta oggi un comparto di nicchia di grande valore, caratterizzato da gruppi target di qualità, molto esigenti e con elevata capacità di spesa: un settore con interessanti prospettive di crescita. In particolare, il vero cardine della futura offerta da promuovere sarà rappresentato dal patrimonio culturale immateriale, presente in maniera preponderante nei comuni rurali dell’entroterra. Un considerevole bagaglio antropologico che comprende antichissime tradizioni agricole e produttive, antichi mestieri, usanze popolari e religiose, feste, sagre, abitudini, usi e costumi della civiltà contadine e di quella rivierasca. A tale componente si lega ovviamente il settore enogastronomico dei prodotti tipici locali, facendo leva sull’antica e genuina tradizione de’arte culinaria che riprende consuetudini, diete e usanze della tradizione contadina dell’entroterra e di quella delle coste.