Sabato 12 Luglio 2025
Sembrava la giornata della svolta ma non sono giunte certezze. L'ipotesi è la proroga


Futuro del Ccpm, da Palermo ancora nessuna risposta. I genitori interrompono il presidio

di Redazione | 09/07/2025 | ATTUALITÀ

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Il presidio allestito il 15 giugno

Ancora un nulla di fatto a Palermo per decidere le sorti del reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina. Ieri mattina si è tenuta la riunione della Commissione Salute all’Assemblea regionale siciliana con l’audizione dell’assessora regionale per la Salute, Daniela Faraoni, per discutere della nuova rete ospedaliera alla presenza del dirigente generale del Dipartimento Pianificazione strategica Salvatore Iacolino e del dirigente generale del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico Giacomo Scalzo, ma non sono arrivate certezze sul mantenimento del Centro di Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo a Taormina, a pochi giorni dalla scadenza dell’ultima proroga della convenzione con il “Bambin Gesù” di Roma, fissata per il 31 luglio. La soluzione ipotizzata è quella di una nuova proroga fino al termine del 2025 con l’inserimento del reparto nella rete ospedaliera siciliana, ma manca ancora il provvedimento ufficiale. «Vedere ogni giorno questo presidio permanente con i genitori ed i loro piccoli è davvero uno strazio - afferma Sasha Agati, primario del Ccpm - abbiamo bisogno di certezze e di sapere quale futuro tocchi al reparto, nonostante le proteste, la petizione e tutte le istanze politiche, prevale un senso di impotenza e di dispiacere. Il Ccpm - aggiunge - dati i suoi numeri alla mano, è un presidio di eccellenza ed umanità». Nel reparto è giunto anche il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, che ha incontrato il primario Agati e il Comitato genitori ritenendo che la Commissione Salute potesse mettere già ieri una pietra fondamentale per la permanenza della Cardiochirurgia pediatrica a Taormina. Ma bisognerà attendere ancora.

I genitori interrompono il presidio
La giornata di ieri sembrava quella della svolta, che però non è arrivata dopo una giornata di attesa. In serata le famiglie hanno deciso di sospendere il presidio permanente allestito il 15 giugno davanti all’ospedale “San Vincenzo” e mantenuto per 24 giorni: «Quando la sofferenza parla, la politica deve ascoltare - esordiscono mamme e papà - abbiamo sacrificato tempo, lavoro, forze fisiche e mentali, per proteggere un diritto che non dovrebbe mai essere messo in discussione: il diritto alla cura, qui, nella nostra terra. In queste settimane, sotto il sole e tra mille difficoltà, abbiamo fatto turni giorno e notte, sostenuti solo dalla speranza e dalla paura di perdere un presidio fondamentale come il Ccpm di Taormina. Ma adesso, su indicazione medica, siamo costretti a sospendere temporaneamente il presidio, alcuni di noi si sono ammalati, stremati dal caldo e dallo sforzo. E ci chiediamo: è giusto dover arrivare a questo punto per ottenere ascolto? Non vogliamo scontri, non cerchiamo polemiche. Vogliamo solo essere ascoltati davvero. Per questo, guardiamo con speranza e senso di responsabilità alla convocazione ufficiale ricevuta dalla Commissione Salute dell’Assemblea Regionale Siciliana per il prossimo 16 luglio. Sarà un momento importante, un’occasione di verità. Parleremo a nome di tutti i genitori che vivono ogni giorno nell’incertezza, a nome dei bambini che non hanno voce, ma hanno tutto il diritto di essere curati senza dover affrontare viaggi della speranza. Il presidio si ferma, ma la nostra battaglia continua con la stessa determinazione. La politica ha ora l’occasione – e il dovere – di ascoltare ciò che la sofferenza e il coraggio dei genitori stanno dicendo da troppo tempo».

Petizione e donazioni
La petizione lanciata per salvare il reparto ha superato le 78.500 firme e grazie all’evento solidale “Donne, vino e vele”, organizzato al porto di Riposto dall’Istituto “Leonardo” di Giarre, dall’associazione “Le donne del vino”, dalla Lega navale italiana di Riposto e dalla Pro Loco di Riposto, con il patrocinio dell’Ars e dei Comuni di Riposto e Mascali, sono stati raccolti circa 3.000 euro per sostenere le cure assistenziali e rendere la degenza più confortevole ai piccoli pazienti. «Speravamo arrivasse una buona notizia - commenta Caterina Rizzo, portavoce dei genitori, nel frattempo abbiamo pensato di acquistare un po di medaglie, perchè siamo certi che a fine corsa ci sarà la fila di coloro che vorranno prendersi i meriti e le daremo a tutti, anche se noi sappiamo chi è davvero al nostro fianco e ci sarà fino alla fine».


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