Furci, pignorati 32mila euro al Comune per vecchi debiti della gestione rifiuti Ato Me4
di Andrea Rifatto | 15/02/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/02/2022 | ATTUALITÀ
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La somma verrà liquidata dal bilancio
Riserva ancora strascichi legali la vecchia gestione del servizio rifiuti affidata fino al 2018 all’Ato Me4. La Giunta comunale ha infatti dovuto sottostare ad un atto di pignoramento presso terzi in qualità di debitore nei confronti della società d’ambito, in liquidazione dal 2011, tirando fuori dal proprio bilancio quasi 32mila euro. In municipio era giunto nel novembre 2019 un ricorso per decreto ingiuntivo per recuperare un ingente credito per il servizio svolto, presentato dall’avvocato Salvatore Artino nella qualità di rappresentante e difensore dell’Ato Me4, ma poi per quasi un anno la pratica era rimasta ferma. Nel settembre 2020 il legale è tornato a scrivere al Comune, facendo presente di non essere più il difensore della società in liquidazione, ma di essere però creditore della stessa e di avere attivato l’azione giudiziaria di recupero delle somme contro l’Ato Me4, che gli aveva risposto di valutare la possibilità di ottenere il pagamento direttamente dal terzo debitore, ossia il Comune di Furci, per debiti che a sua volta l’ente doveva per la vecchia gestione rifiuti. Dunque è stata avviata la procedura di pignoramento presso terzi e lo scorso novembre, quindi, è stata notificata in municipio dall’avvocato Mauro Micale, procuratore di Salvatore Artino, l’ordinanza con la quale il Tribunale di Messina ha imposto al Comune furcese di pagare le somme, pari complessivamente a 31mila 801 euro di cui 27mila 994 euro destinati ad Artino e 3mila 807 euro a Micale. Così l’Amministrazione comunale, visto anche il parere dell’Avvocatura, si è vista costretta a stanziare l’importo assegnandolo al responsabile dell’Area Amministrativa ed Istituzionale, affinché venga liquidato così come stabilito dal giudice. La somma è stata individuata nel bilancio di previsione 2021/2023.