Martedì 08 Ottobre 2024
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Furci, la denuncia del Pci: "Scuola a rischio sismico, mettetela in sicurezza"

di Andrea Rifatto | 06/09/2017 | ATTUALITÀ

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A pochi giorni dall’inizio delle lezioni torna d’attualità la sicurezza dei plessi scolastici di Furci Siculo. Ad affrontare l’argomento è il Partito Comunista Italiano, con una lettera firmata dal segretario regionale Antonio Bertuccelli, dal segretario provinciale Francesco Napoli e da Francesco Ucchino, responsabile della sezione “Palmiro Togliatti” di Furci e componente del Comitato federale Pci di Messina. I tre hanno scritto al Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, al prefetto Francesca Ferrandino e alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Roccalumera, Sauastita Guta per richiamare l’attenzione sulle criticità presenti in materia di sicurezza degli edifici scolastici di Furci. Dopo le segnalazioni effettuate dalla segreteria provinciale del partito il 20 gennaio e dopo un primo apparente segnale di risposta da parte dell’Amministrazione comunale, ci ritroviamo nuovamente di fronte a una triste realtà – esordiscono i tre –. A tutt’oggi le scuole, specie quella Elementare, non sono ancora dotate delle certificazioni previste, che secondo la normativa vigente gli enti proprietari degli immobili comunali sono obbligati avere, con particolare riferimento per gli edifici scolastici per la verifica di sicurezza sismica, con l’obbligo di procedere a verifica, da parte dei rispettivi proprietari, pubblici e privati, sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali, la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. In particolar modo – proseguono Bertuccelli, Napoli e Ucchino – gli aspetti da sottolineare riguardano le ripetute sollecitazioni, fatte nell’ultimo anno al Comune, per procedere alla verifica tecnica di vulnerabilità sismica degli edifici strategici, con particolare attenzione a quelli scolastici, che nonostante le ripetute rassicurazioni da parte dei soggetti interessati e l’incarico di effettuare le verifiche affidato a un tecnico, non sono state a tutt’oggi portate a termine”.

Il Pci, nonostante i solleciti inviati già a inizio 2017, evidenzia però come fino a oggi non sia stata messa in campo alcuna azione. “Viste le cronache degli ultimi anni, in particolare sul sisma in Centro Italia e le ultime di questi giorni ad Ischia e vista anche la particolarità dell’edificio che ospita la scuola elementare, costruito nell’immediato Dopoguerra e quindi con tutte le criticità tecniche costruttive che tale situazione rappresenta, la verifica del rischio di vulnerabilità sismica non può essere più rimandata e si fa inoltre presente che il plesso delle Elementari nell’ultimo anno è stato oggetto di forti infiltrazioni di acqua piovana e cedimento di una parte del soffitto. Non ci rendiamo conto – concludono i dirigenti del Pci – perché l’obbligo di messa in sicurezza degli edifici non debba essere rispettato dagli amministratori locali. Confidiamo nell’interessamento dei destinatari volto a risolvere la problematica, affinché non venga messa a repentaglio la vita dei nostri ragazzi”.


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