Furci, anche l'ex presidente del Consiglio batte cassa e ottiene dieci anni di indennità
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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L'ex presidente del Consiglio Bruno Di Bella
Continuano a costare caro le consiliature del passato al Comune di Furci Siculo. Dopo i 105mila euro riconosciuti lo scorso dicembre all’ex assessore e vicesindaco Mario Balletta, in carica dal 1998 al 2008, che ha vinto il giudizio sul mancato pagamento delle indennità di carica, adesso è toccata la stessa sorte ad un altro ex amministratore. L’ex presidente del Consiglio comunale Bruno Di Bella, anche lui in municipio dal 1998 al 2008, ha infatti raggiunto un accordo con l’Amministrazione comunale e incasserà l’importo di 78mila euro, evitando che l’ente esca sconfitto dalla causa civile avviata dall’ex amministratore nel giugno 2014 per ottenere gli emolumenti per l’incarico ricoperto, quantificati in 60mila 683 euro oltre interessi, rivalutazione monetaria e spese. Di Bella, difeso dall’avvocato Raffaele Tommasini, ha sostenuto che all’epoca ha deciso di rinviare il percepimento dell’indennità «in quanto le difficili condizioni finanziarie in cui il Comune versava in quel tempo avevano indotto gli amministratori del tempo, non solo il Di Bella, a rinviare, in tutto o in parte, a periodi successivi il percepimento dell’indennità di carica previste dalla legge ed agli stessi dovute al solo fine di consentire all’Ente una maggiore liquidità di cassa», mentre l’Amministrazione attuale, difesa dall’avvocata Alessandra Crinò, ha ribattuto che «Di Bella avrebbe rinunciato all’indennità di carica (e quindi non avrebbe meramente deciso di rinviare la percezione della stessa), non sarebbero state previste in bilancio le somme necessarie (per scelta precisa degli stessi amministratori, tra cui lo stesso ex presidente) e durante i periodi considerati Di Bella avrebbe percepito i gettoni di presenza alle sedute consiliari e la corresponsione delle indennità determinerebbe un illegittimo cumulo dell’indennità con i gettoni. L’ente chiedeva quindi la restituzione di 21mila 385 euro, trattandosi di somme pagate negli anni 2004, 2005, 2007 e 2008 senza però la specifica previsione di bilanci. Sulla scorta della sentenza Balletta, prima di giungere al verdetto il giudice ha chiesto alle parti di tentare una mediazione che è andata a buon fine. L’accordo transattivo riconosce a Bruno Di Bella l’importo di 78mila euro per chiudere definitivamente la partita, con il pagamento di 39mila euro entro il 31 dicembre 2025 e 39mila euro entro il 31 luglio 2026, mentre i 4mila euro di spese della mediazione restano a carico del Comune, che dunque ha dovuto sborsare in totale 82mila euro. La transazione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale ed ha evitato un esborso stimato in poco più di 105mila euro: così l’Amministrazione comunale del sindaco Matteo Francilia ha messo la parola fine anche alla seconda richiesta di indennità passate da parte di ex amministratori. Se non ne arriveranno altre in futuro…