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Frane a Capo Alì, i sindaci dicono basta. De Luca: "Faccio mia questa battaglia"
di Andrea Rifatto | 25/07/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/07/2018 | ATTUALITÀ
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I sindaci riuniti ad Alì Terme
I sindaci jonici fanno squadra per dire basta all’emergenza frane a Capo Alì. Ieri sera si sono riuniti nell’aula consiliare di Alì Terme, invitati dal primo cittadino Carlo Giaquinta dopo l’ultimo crollo di venerdì scorso che ha colpito un’auto in transito sulla Statale 114, per far sentire la loro voce sui tavoli istituzionali degli organi competenti e fare uscire il territorio da una perenne fase emergenziale e ottenere soluzioni definitive. All’appello di Giaquinta hanno risposto quasi tutti: al tavolo aliese erano presenti i sindaci Gianfranco Moschella (Scaletta), Antonino Crisafulli (Itala), Giovanni De Luca (Fiumedinisi), Piero Briguglio (Nizza), Gaetano Argiroffi (Roccalumera), Armando Carpo (Mandanici), Sebastiano Gugliotta (Pagliara), Matteo Francilia (Furci) Danilo Lo Giudice (S. Teresa), Marcello Bartolotta (Limina), i vicesindaci Roberto Roma (Alì), Giuseppe Trimarchi (Savoca) e Santino Manuli (Roccafiorita). Assenti gli amministratori di Sant’Alessio, Forza d’Agrò, Casalvecchio e Antillo. A loro si è aggiunto il sindaco della Città metropolitana e deputato regionale Cateno De Luca, che ha annunciato di volersi fare carico di questa “battaglia” per la messa in sicurezza del territorio. La soluzione, condivisa da tutti, è una sola: la galleria paramassi. Al termine dell'incontro è stato stilato un documento che verrà inviato a tutti gli enti competenti. “Un singolo comune da solo non ha peso, dobbiamo fare squadra – ha esordito Giaquinta, quasi commosso per la numerosa presenza di amministratori jonici – perché quello che stiamo affrontando è un problema di tutta la riviera che non aiuta lo sviluppo economico dei nostri comuni. Con voi voglio iniziare un percorso nuovo, diverso. Abbiamo la responsabilità della tutela dei cittadini, non possiamo passare ancora una volta per quelli che creano problemi. Siate anche voi con me pionieri di questa avventura, dobbiamo farci rispettare sia come sindaci che come cittadini”. Poi spazio agli interventi degli altri amministratori: Roma: “Dobbiamo fare fronte comune, stilare un crono programma e seguire passo passo tutto l’iter”. Trimarchi: “Quello della viabilità è problema vecchio che parte sin da fine ‘800, sia per quanto riguarda la Statale che per la ferrovia. Agiamo intanto per la strada”. Manuli: “Anche se siamo lontani, siamo comunque al vostro fianco per risolvere questo problema”. Gugliotta: “Può scapparci il morto e può essere un figlio del nostro comprensorio, quindi il problema interessa tutti”. Giovanni De Luca: “Pronti ad agire al vostro fianco”. Lo Giudice: “Bisogna capire le risorse disponibili e utilizzabili, ho contattato l’ing. Barbara Di Franco, responsabile Area compartimentale Anas di Catania, che mi ha fornito un elenco di interventi per 33milioni di euro per tutta la Ss114, di cui due opere da 1,260 e 2 milioni per la posa di reti metalliche. La convenzione tra Anas e Regione per questi lavori è stata firmata a dicembre ma ancora è tutto fermo. Dobbiamo sollecitare l’avvio di questi lavori per dare risposte al territorio e allo stesso tempo rivolgerci anche alla Protezione civile regionale e alla Struttura commissariale contro il dissesto”. Francilia: “Fare fonte comune, capire i progetti esistenti e il loro stato. Questa volta il problema non può cadere nel dimenticatoio”. Crisafulli: “Dobbiamo essere operativi come avvenne nel 2005, quando Alì Terme venne indicato comune comune coordinatore. Poi non se ne fece nulla. Non dobbiamo cadere nelle trappole delle alternative, i minisvincoli sono solo un’alternativa ma la Statale serve comunque. Nominiamo coordinatore della nostra azione il sindaco di Alì terme”. Briguglio: “L’auspicio è che si diano risposte a situazioni finora affrontate solo in emergenza”. Argiroffi: “Questa è la prima opportunità per iniziare un discorso chiaro e creare condizioni per la messa in sicurezza”. Moschella: “Noi, insieme a Itala, siamo i centri più penalizzati.. A questo incontra dovrà seguire in tavolo tecnico, il nostro può essere solo un indirizzo politico. Forse abbiamo perso un’occasione di utilizzare i fondi del Masterplan, impiegati solo per mettere un po’ di asfalto sulle strade”. Carpo: “Sconfortante dover protestare per avere cose normali”. Bartolotta: “Per Capo Alì mai presa una vera decisione, adesso siamo una forza insieme e dobbiamo farci sentire”. Cateno De Luca ha ripercorso tutto l‘iter dal 2007 a oggi e le frane che si sono susseguite a Capo Alì. “Le gallerie paramassi sia ad Alì che a Scaletta e le bretelle autostradali, già finanziate, sono scomparse dalla programmazione nel 2007 quando cambiò il capo della Protezione civile regionale - ha detto il deputato del Misto – e se sommiamo gli importi spesi in questi anni per le reti raggiungiamo la cifra necessaria per la galleria o almeno buona parte di essa”. Secondo De Luca servono 9 milioni di euro per la galleria a Scaletta, 6 milioni per Capo Alì e 1 milione per il minisvincolo A18 a Itala. “I progetti vennero fatti redigere allora da me e consegnati alle comunità” – ha ricordato, mostrando due elaborati con i prototipi di soluzioni costruttive. “A questo tavolo l’Anas è il convitato di pietra e convocherò un tavolo alla Città metropolitana per inchiodare l’Anas alle sue responsabilità, facendomi carico di portare avanti questa battaglia. Nella prossima settimana terrò una conferenza di servizi con le parti in causa per arrivare all’unica soluzione risolutoria, ossia la galleria paramassi. Purtroppo il destino di questo territorio – ha concluso De Luca – è stato segnato da congiunture politiche”. La conferenza è stata convocata per martedì 31 luglio alle ore 12.30 a Palazzo dei Leoni: invitati l'Anas e i sindaci di Alì Terme, Alì, Scaletta, Itala, Fiumedinisi e Nizza.