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Frana Letojanni, Cas e Regione non si mettono d'accordo e consegnano i lavori due volte
di Andrea Rifatto | 15/11/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/11/2019 | ATTUALITÀ
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Le cerimonie a Letojanni e Catania
Sono stati consegnati questa mattina i lavori per la rimozione della frana di Letojanni, crollata sull'autostrada A18 Messina-Catania il 5 ottobre 2015. Con una doppia cerimonia, frutto di divergenze sulla data tra il Cas, che aveva scelto la giornata di oggi, e il governo regionale dall’altro, che voleva essere presente e aveva proposto di effettuare la consegna martedì prossimo per via di altri impegni politici di questo fine settimana. Ma non è stato raggiunto un accordo e così al km 32,700 dell’arteria sono giunti il presidente del Consorzio per le autostrade siciliane, Franco Restuccia, la componente del Consiglio di amministrazione Chiara Sterrantino, il direttore generale Salvatore Minaldi, l’architetto Alberto Vecchio dirigente della Protezione civile regionale, altri tecnici, progettisti e rappresentanti del raggruppamento temporaneo di imprese Sgromo Costruzioni Srl di Maida (Catanzaro) e Cospin Srl di Catania. Minaldi ha illustrato alcuni dettagli del progetto per il ripristino della carreggiata a monte della A18 e la messa in sicurezza dell’autostrada, un intervento complesso non tanto per l’efficacia finale dell’opera, ma perché dovrà essere garantita la percorribilità dell’arteria a valle della frana anche durante i lavori. Utilizzando tecniche e materiali modernissimi e affidabili sotto il profilo della resistenza e della durata nel tempo, l’impresa dovrà per prima cosa mettere in sicurezza la montagna lavorando nel pendio, così da mettere in sicurezza il cantiere e la successiva opera una volta realizzata. Saranno utilizzate reti ad elevatissima resistenza ancorate al terreno. Poi si passerà alla costruzione di una paratia, sempre a monte, e infine alla realizzazione delle due gallerie in cemento armato e pali d’acciaio. Da Letojanni a Catania, dove si è tenuta la seconda cerimonia al PalaRegione (annunciata alla stampa solo alle 11.09, quando a Letojanni si era quasi tutto concluso), alla presenza del governatore Nello Musumeci, che teneva particolarmente a suggellare in prima persona la consegna delle opere e di Restuccia, Sterrantino, Minaldi e Vecchio. Governatore che - come recita il comunicato stampa della Presidenza della Regione diffuso nel pomeriggio - "ha ufficialmente consegnato alla ditta aggiudicataria i lavori". Evidentemente quanto fatto dal Cas in mattinata sull'A18 non è stato tenuto in considerazione. “Quando ci siamo insediati, nel novembre del 2017, non c’era nemmeno un progetto esecutivo sul quale poter lavorare – ha ripetuto oggi Musumeci - abbiamo preso atto dell’insipienza di chi avrebbe dovuto provvedere tempestivamente e abbiamo, fin da subito, dato un impulso al lungo iter autorizzativo che passa anche dal Ministero per eliminare un’altra vergogna delle infrastrutture siciliane. Oggi, finalmente, diamo una risposta concreta ai cittadini che, da anni, sono costretti a percorrere quel tratto di autostrada con notevoli disagi”. La scelta del governo di intervenire, nel finanziamento dell’opera, attraverso la speciale Struttura, libera importanti risorse inizialmente impegnate dal Cas, ente regionale, che potranno, adesso, essere destinate ad altri interventi di manutenzione sulla rete viaria. Le imprese nei mesi scorsi si sono aggiudicate l’appalto, affidato definitivamente il 5 novembre, per un importo dei lavori pari a 11 milioni 768mila 222 euro. L’appalto ammonta a 14 milioni 947mila 250 euro, di cui 10 milioni 912 mila 498 per lavori e 3 milioni 737mila 399 per manodopera, costi entrambi soggetti a ribasso, oltre 297mila 351 euro per gli oneri di sicurezza. L’importo complessivo dell’operazione è pari a 20 milioni 311mila 717 euro e gli altri 5 milioni 364mila 467 sono relativi alle somme a disposizione. I lavori partiranno nei prossimi giorni e prevedono la rimozione dei 50mila metri cubi di detriti, la messa in sicurezza del versante franato quattro anni fa e la costruzione di due gallerie autostradali lunghe 140 metri. Una pila, a metà fra le carreggiate, sosterrà le due gallerie, una delle quali attraverserà i detriti della frana. Interventi che si concluderanno in 18 mesi, rispetto ai 22 previsti inizialmente, grazie all’offerta migliorativa proposta dalle ditte aggiudicatarie. Dunque se tutto filerà liscio a maggio 2021, dopo quasi sei anni dall'evento franoso. Le opere sono finanziate per 4 milioni di euro dalla Protezione civile nazionale mentre il resto della somma, pari a 16 milioni 311mila 717 euro, proviene dal bilancio del Consorzio per le autostrade siciliane. Secondo il progetto durante l'esecuzione delle opere, che avverrà in 14 fasi, la circolazione sull'A18 Messina-Catania non verrà mai interrotta, in quanto nelle prime nove fasi il traffico rimarrà in esercizio a doppio senso di marcia sulla carreggiata lato mare, mentre dalla decima in poi il doppio senso verrà spostato all'interno della galleria lato monte, fino al completamento. "Come promesso, il governo Musumeci rimuove la grande vergogna della frana di Letojanni e restituisce dignità all'autostrada A18 Messina-Catania - ha aggiunto con una nota stampa l'assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone - l'opera avviata oggi, dopo quattro anni di traversata nel deserto per gli automobilisti siciliani, sarà il simbolo della virtuosa e concreta inversione di tendenza nella gestione autostradale messa in campo dal Cas in Sicilia. Avevamo detto che in autunno sarebbero partiti i lavori e così è stato, altro impegno mantenuto dalla Regione e dal Cas per recuperare il tempo perduto a causa delle inefficienze della politica e della burocrazia".