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Frana di Letojanni, la speranza dopo l’attesa: "Due anni per i lavori? Magari…
di Andrea Rifatto | 23/08/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 23/08/2019 | ATTUALITÀ
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La frana sull'A18 e Stefano Costantino
Alle attese ci sono ormai abituati e da anni vedono le autostrade rimanere in pessime condizioni, se si esclude qualche rattoppo che risolve poco o nulla. Dunque di entusiasmo, alla notizia dell’assegnazione dell'appalto dei lavori per rimuovere la frana di Letojanni sull’A18 Messina-Catania, gli utenti che ogni giorno percorrono l’autostrada ne hanno manifestato davvero ben poco. Ed è comprensibile. Riuniti ormai da alcuni anni nel gruppo Facebook “A18 e A20 le autostrade siciliane della vergogna”, che conta 13mila 462 membri, gli automobilisti attendono adesso che l’ennesima promessa venga mantenuta e i tempi per la riapertura di quel tratto di A18 all’altezza di Letojanni (825 giorni, ndc) riaperto siano rispettati. “Dopo quatto anni di attesa e con un importo che è lievitato a botte di milioni di euro (prima erano 7, poi 10, poi 12 ora 15) forse riusciremo a chiudere il capitolo frana di Letojanni. Ma c’è da crederci?” – si chiede Stefano Costantino – architetto letojannese e fondatore del gruppo Fb – il progetto prevede la realizzazione di due gallerie che avranno un impatto paesaggistico sicuramente notevole soprattutto se viste dalla costa, non metto in dubbio che i super ingegneri del Cas e della Protezione civile avranno individuato l’unica e la migliore strada percorribile per realizzare quest’opera, anche se il mondo dell’ingegneria si muove sempre più verso soluzioni organiche e meno impattanti. Penso a tutti i moderni sistemi geotecnici per trattenere i terreni che magari potevano essere usati in alternativa. C’è di fatto che negli oltre 13mila utenti nel gruppo A18 e A20 le autostrade siciliane della vergogna si sta insinuando lo sconforto e la rassegnazione: siamo evidentemente rassegnati – evidenzia Costantino – perché in quasi tre anni di proteste e segnalazioni, le due autostrade sono rimaste penose in tutto. Ci chiediamo: ma i lavori per la rimozione della frana e la costruzione delle due gallerie su Letojanni dureranno veramente due anni e tre mesi? Viste le esperienze passate sappiamo quasi con certezza che non sarà così”. Sconforto e rassegnazione cresciuti anche dopo la notizia della mancata riapertura della galleria di Giardini lato mare: “Ancora, e non si sa per quanto tempo, resterà a doppio senso di circolazione, con evidenti problemi di rallentamenti e code che giornalmente si formano per decine di chilometri in quel punto. Immaginate cosa significhi rimanere bloccati per ore nei pomeriggi afosi di agosto con 40 gradi sotto il sole: famiglie, bambini e anziani senza alcuna assistenza, semplicemente bloccati in questa giungla d’asfalto – prosegue Stefano Costantino – basta scorrere le pagine del gruppo per leggere di questi mostruosi disagi. I lavori nella galleria di Giardini, che dovevano essere consegnati mesi addietro, ancora sono impantanati in questioni burocratiche e a tutt’oggi non ci è dato di sapere quando potremo finalmente avere una circolazione normale. L’impresa che ha realizzato i lavori è stata sollevata dall’incarico per non aver realizzato l’intervento a regola d’arte, secondo noi del gruppo però le responsabilità non sono da imputare solo all’impresa ma anche a chi aveva l’onere di vigilare. Penso alla direzione lavori, alla dirigenza del Cas e di conseguenza anche alla politica regionale che si è fatta carico di aver nominato questi nuovi dirigenti”.