Lunedì 04 Novembre 2024
I promotori hanno denunciato i rischi corsi dai cittadini, chiedendo soluzioni definitive


Frana a Capo Alì, presentato un esposto alla Procura di Messina

di Redazione | 22/09/2015 | ATTUALITÀ

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La situazione di estremo pericolo dovuta alle continue frane che interessano la Strada statale 114 all’altezza di Capo Alì è stata segnalata in un esposto presentato ieri alla Procura della Repubblica di Messina. Promotori dell’iniziativa sono Giovanni Interdonato per il comitato “No frane” della riviera jonica, Nino Miceli, presidente del movimento “Aiutiamoci Noi”, Giacomo Di Leo, coordinatore provinciale di Messina del Partito Comunista dei Lavoratori e Francesco Urdì, rappresentante della Cub (Confederazione Unitaria di Base) di Messina. L’annuncio è stato dato ieri nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Sala Ovale del Comune di Messina. L’esposto è stato inoltrato per conoscenza al Prefetto di Messina, Stefano Trotta, all’Anas di Palermo, all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ai sindaci di Itala, Scaletta Zanclea e Alì Terme.
Nella denuncia alla magistratura è stato rappresentato “l’estremo pericolo creato dalle continue frane che puntualmente vanno a crearsi nel tratto stradale che unisce il paese di Scaletta Zanclea con il paese limitrofo di Alì Terme” e come “nonostante le continue sollecitazioni alle autorità competenti e i ripetuti suggerimenti per ovviare a questo pericolo, l’odierna manutenzione del tratto stradale in oggetto risulti inadeguata, a tal punto da poter cagionare danni ai cittadini che quotidianamente percorrono tale tratto stradale per raggiungere il posto di lavoro”. Interdonato, Miceli, Di Leo e Urdì suggeriscono, per ovviare al problema, la costruzione di una galleria paramassi esterna. “Tali frane mettono in grave pericolo la circolazione soprattutto di chi utilizza le due ruote per i propri spostamenti –  prosegue l’esposto depositato in Procura – oltre che ovviamente l’incolumità di automobilisti e pedoni che di lì transitano. Per questo motivo invitiamo i destinatari, nell’ambito delle precipue competenze e responsabilità, a porre in essere ogni provvedimento volto a ripristinare la sicurezza stradale, ricordando che, in caso di incidente con morti e/o feriti a causa di detta insidia, verrà inviata istanza/denuncia alla autorità giudiziaria, chiedendo di accertare l’esistenza obiettiva di pericolo o di insidie della strada, dovuti a condotta colposa omissiva o commissiva dell’ente proprietario e l’eventuale nesso di causalità tra tale condotta e danni subiti dagli utenti”. I sottoscrittori ricordano inoltre che il torrente al confine tra Itala e Scaletta Zanclea, in prossimità di piazza Alcide De Gasperi, risulta ad oggi non ripulito e quindi potrebbe riversare i liquami nelle vie del paese. “Chiediamo la pulizia dell’intero alveo e maggiori risorse della regione per la pulizia e il rafforzamento degli argini del torrente”, concludono “No frane”, “Aiutiamoci noi”, Pcl e Cub.

Un’azione, quella di rivolgersi alla Procura, ritenuta inevitabile dopo anni di assenza delle istituzioni e di mancati interventi che facciano sì che i cittadini non continuino a correre rischi percorrendo la Statale 114. “Ci illudono con la riapertura della strada, ma la riapertura non è la soluzione” ha rimarcato Di Leo.Nessuno può dire ‘Noi non sapevamo, non potevamo immaginare’: sono stanco di fare petizioni, di raccogliere firme – ha dichiarato Miceli –: chiediamo una strada alternativa ma bisognerà stare attenti, vedere come la faranno, dobbiamo essere sicuri che sarà costruita bene”. La Confederazione Unitaria di Base, invece, è coinvolta nell’iniziativa per curare gli interessi dei lavoratori, dei commercianti della zona, dei pendolari e di tutti quelli che percorrono l’arteria, come spiegato da Urdì. “La sicurezza di Capo Alì serve 365 giorni l’anno – ha aggiunto l’esponente sindacale – è mancato solo il morto e speriamo che la fortuna continui ad assisterci”.
Domani, secondo quanto comunicato da Anas, è prevista la riapertura a senso unico alternato della Statale 114 all'altezza di Capo Alì, chiusa dal 9 settembre. 

Più informazioni: chiusura capo alì  


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