Forza d'Agrò, demolita la piattaforma per il parco giochi davanti gli scavi archeologici
di Andrea Rifatto | 08/07/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/07/2021 | ATTUALITÀ
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L'area ripristinata come in origine
Doveva sparire e così è stato. La piattaforma di cemento armato realizzata due mesi fa sul terreno davanti gli scavi archeologici della frazione Scifì, costruita come base per il nascituro parco giochi inclusivo, è stata demolita dal Comune. Una ruspa giunta giovedì scorso ha abbattuto la gettata e rimosso tutto il materiale di risulta, ripristinando lo stato dei luoghi, così come prescritto dalla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina, che dopo la segnalazione di Archeoclub Area Jonica aveva effettuato un sopralluogo constatando come i lavori fossero stati realizzati in un’area sottoposta a vincolo archeologico e all’interno della fascia di rispetto torrentizia, senza che fosse mai stata presentata alcuna richiesta di autorizzazione. Gli interventi, secondo quanto appurato dai funzionari, non hanno causato danneggiamenti né alle strutture né ai livelli archeologici, ma è stato subito espresso parere contrario al mantenimento della struttura, preannunciando l'emanazione di un provvedimento di demolizione e di ripristino dei luoghi. Documento che non sappiamo se sia stato effettivamente siglato dalle Belle Arti ed eventualmente inviato anche all’autorità giudiziaria per gli approfondimenti del caso, ma stando a quanto abbiamo constatato sui luoghi la stessa ditta che ha realizzato la struttura per un costo di 3mila 300 euro, la “Finocchio Santi” di Santa Teresa di Riva, ha provveduto a demolirla, anche se fino a ieri non risultava pubblicato dal Comune alcun provvedimento di affidamento dei lavori di abbattimento. Quel terreno è stato scelto dall’Amministrazione comunale per realizzare il parco “Il giardino dei bimbi”, finanziato con 42mila 847 euro della Regione e 7mila 497 euro di fondi comunali: il 2 aprile i lavori sono stati affidati alla ditta “Fra.E.Ma” di Barcellona Pozzo di Gotto per 35mila 580 euro e subito dopo è emersa la necessità di realizzare una piattaforma in cemento armato, da ricoprire poi con pavimentazione antitrauma, sulla quale posizionare i giochi. Adesso, visto che materiali e attrezzature sono già stati acquistati e consegnati a Scifì, è probabile che il parco giochi venga realizzato sul terreno senza alcuna base in cemento, anche per non rischiare di perdere il finanziamento e instaurare un contenzioso con la ditta affidataria degli interventi.