Forza d'Agrò, Comune condannato e costretto a risarcire l'ex tecnico licenziato
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
127 Lettori unici
Il municipio forzese
È costato quasi 25.000 euro al Comune di Forza d’Agrò il contenzioso con l’ex responsabile dell’Ufficio tecnico, l’ingegnere Pietro Mifa, alle dipendenze dell’ente dal 14 gennaio 2010 al 18 gennaio 2016, in forza di contratti individuali di lavoro a tempo determinato e parziale più volte prorogati. Nel settembre 2016 il dipendente, con il quale il Comune ha interrotto il rapporto con il recesso anticipato del contratto deciso con decreto sindacale, si è rivolto al giudice del lavoro per chiedere la costituzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato e il risarcimento dei danni: richieste parzialmente accolte dal Tribunale di Messina, che ha condannato il Comune di Forza d’Agrò al pagamento della somma complessiva di 20.280 euro a titolo di risarcimento danni, oltre interessi legali, e di tre quarti delle spese di lite per un ammontare di 4.041 euro. L’ente, difeso dall’avvocato Fabrizio Cristadoro, ma presentato appello ma la Corte d’appello ha ribadito la sentenza di primo grado, infliggendo un’altra condanna. Lo scorso 3 ottobre il Comune, essendo sottoposto al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, ha proposto all’avvocato Giuseppe Tribulato, legale di Mifa, una definizione transattiva della controversia con il pagamento dell’intero credito per sorte capitale e dei soli diritti ed onorari di giudizio nella misura del 60%, con rinuncia agli interessi legali: proposta accettata per un importo finale di 24.976 euro, di cui 20.280 euro per sorte capitale e 4.695 euro per onorari, con un risparmio per il Comune di circa 5.000 euro. La somma è stata riconosciuta come debito fuori bilancio nell’ultima seduta del Consiglio comunale, con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario dell’opposizione, che ha rilevato come il contratto non potesse essere rinnovato per più di tre anni.










