Forza d'Agrò, amministratori incompatibili per debiti con il Comune? Il caso non è chiuso
di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA
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La minoranza ha disertato l’ultima seduta
Non è ancora chiuso il caso sollevato dalla minoranza consiliare di Forza d’Agrò su amministratori comunali presunti debitori nei confronti dell’ente e dunque incompatibili con la carica ricoperta. Dopo la denuncia fatta in aula dal consigliere di opposizione Carmelino Lombardo, la segretaria comunale Roberta Raciti ha reso noto di aver incaricato gli Uffici ad effettuare le verifiche necessarie, all’esito delle quali i responsabili hanno attestato che non sussistono pendenze debitorie da parte di attuali amministratori, sia componenti del Consiglio che sindaco e componenti della Giunta, e dunque non si configurano ipotesi di incompatibilità in capo agli amministratori. E il responsabile dell’Area economico-finanziaria, Giuseppe De Salvo, ha specificato che nei ruoli coattivi fino al 2021 non sono iscritti amministratori. La minoranza ha però continuato a sostenere che ci sono amministratori che dal 2017 non pagano i tributi e di poterlo documentare, proponendo l’istituzione di una commissione per approfondire la vicenda. Soluzione accolta dalla maggioranza, ma nell’ultima seduta il presidente Carmelo Lombardo ha spiegato come il tentativo non sia andato a buon fine avendo ricevuto risposte evasive dall’opposizione. L’aula è tornata ad affrontare il caso con una seduta dedicata all’esame della posizione tributaria degli amministratori locali nei confronti del Comune, ma la minoranza non si è presentata ritenendo che gli amministratori non possano deliberare in merito ad eventuali propri debiti tributari e contestando l’avviso di convocazione come posto in termini sbagliati. Il presidente ha quindi deciso di rinviare l’argomento «considerata l’assoluta rilevanza che questa denuncia ha per l’Ente, per gli amministratori e per il responsabile di Area - ha spiegato - ritengo che la questione vada chiarita e affrontata definitivamente. Di fatto sono state avanzate accuse in merito a dichiarazioni false da parte del responsabile di Area e dunque la questione va approfondita. Secondo la norma qualora sorgano condizioni di incompatibilità il Consiglio la contesta al consigliere interessato, che ha 10 giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare le cause incompatibilità. Passaggio che a Forza d’Agrò non si è consumato in quanto ad oggi non sono stati individuati nomi di presunti debitori con il Comune.