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Forza d'Agrò. Il Cga respinge il ricorso del Comune sul referendum
di Andrea Rifatto | 11/04/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/04/2014 | ATTUALITÀ
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La sentenza è stata depositata oggi
Anche gli abitanti di Sant'Alessio Siculo potranno partecipare alla consultazione per decidere se la frazione Scifì del comune di Forza d'Agrò dovrà scorporarsi per essere annessa con Sant'Alessio o rimanere con l'ente forzese. Il Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana ha respinto l'appello presentato dal Comune di Forza d'Agrò contro l'assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana e nei confronti del Comune di Sant'Alessio Siculo e del Comitato Pro-Scifì, per la riforma dell’ordinanza emessa lo scorso gennaio dal Tar di Catania, che aveva esteso anche agli abitanti di S. Alessio Siculo il diritto a partecipare al referendum riguardante lo scorporo del territorio della frazione di Scifì dal comune di Forza D'Agrò, disposto da un decreto assessoriale di ottobre 2013, su istanza presentata dal comitato Pro Scifì. I giudici amministrativi (Marco Lipari, Presidente; Ermanno De Francisco, Consigliere; Silvia La Guardia, Consigliere Estensore; Giuseppe Mineo, Consigliere; Giuseppe Barone, Consigliere) hanno stabilito che, tenuto anche conto della possibilità di variazioni della popolazione tra le date di presentazione della richiesta di scorporo (2008) e di adozione del provvedimento che autorizza la consultazione referendaria (2013), e che il provvedimento gravato prevede la consultazione dell’intera popolazione del comune di Forza d’Agrò, le censure proposte non si prestano ad una prognosi di esito favorevole. Il Comune di Forza d'Agrò, difeso dall’avv. Antonino Gazzara, chiedeva che venisse annullata l’ordinanza del Tar e sospeso il decreto dell'assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica. Il Comitato Pro Scifì, difeso dall’avv. Benedetto Farsaci, sosteneva invece che sull’estensione del referendum alla popolazione di Sant' Alessio Siculo fosse d’accordo anche il comune di Forza d’Agrò, che non aveva fatto appello contro la stessa ordinanza concessa dal Tar al Comitato alessese “Per S.Alessio e Scifì Uniti”. Ordinanza che il comitato presieduto da Franco Santoro chiederà venga messa in esecuzione dalla Regione, a cui il Tar ha ordinato di disporre gli atti per consentire il referendum anche ai cittadini di S. Alessio Siculo. Il comune di S. Alessio Siculo, invece, non si è costituito in giudizio nella vicenda. Il portavoce del Comitato Pro Scifì, Filippo Brianni, appresa la notizia, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: "Ho atteso rispettosamente le decisioni dei giudici e adesso voglio simpaticamente dedicare questa doppia pronuncia, del Tar e del Cga, a chi agli inizi della vicenda mi disse che non eravamo neanche capaci di raccogliere le firme, al punto che il Tar avrebbe annullato tutto. In quel frangente preferii tacere, ma adesso hanno risposto i giudici. Sia il Tar sia il Cga - prosegue Brianni - hanno detto che avevamo ragione noi, che il Comune di Forza d'Agrò ha gettato al vento soldi nostri e che l'arrogante presunzione non paga. Un grazie speciale all'avv. Salvatore Smiroldo per l'indispensabile supporto, non solo tecnico, in tutta la vicenda, ed a Franco Santoro, presidente del Comitato “Per S.Alessio e Scifì Uniti. Si va avanti verso la riunificazione del comprensorio - conclude Filippo Brianni -: il meglio deve ancora venire".
Nella camera di consiglio del 9 aprile il Consigliere Silvia La Guardia ha ascoltato le parti presenti, l’avv. Paolo Turiano su delega dell'avv. Antonino Gazzara, l'avv. di Stato Pollara, rappresentante dell'assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, e l’avv. Antonio Miano su delega dell'avv. Benedetto Farsaci.
La sentenza è stata depositata oggi in segreteria. I giudici hanno deciso di compensare le spese del grado cautelare.