Fondazione Taormina, l'incarico di sovrintendente assegnato a Rosario Coppolino
                        
                    
                    
                        di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
                            
                    
  
                
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Rosario Coppolino
                    
 Se l’originale Fondazione Taormina Arte Sicilia continua ad essere commissariata in attesa che vengano ricostituiti gli organi, la nuova Fondazione Taormina costituita lo scorso giugno dal Comune prosegue il suo percorso e mette un altro tassello. Il Consiglio di indirizzo, formato dalla presidente Valeria Brancato (delegata del sindaco) e da Laura Gullotta e Vincenzo Lombardo, ha infatti nominato il sovrintendente dopo l'avviso pubblico emanato nelle scorse settimane. Alla scadenza del termine sono giunte al Comune due manifestazioni d’interesse e sulla base del curriculum vitae presentato e dell’esperienza professionale maturata la scelta è ricaduta su Rosario Coppolino, nominato sovrintendente della Fondazione Taormina per quattro anni. Sessant’anni il prossimo dicembre, nato a Milano ma originario di Taormina, dove il fratello Salvatore è consigliere comunale di maggioranza, Coppolino è laureato in Giurisprudenza, è attore e vanta una lunga esperienza nell’ambito della produzione, organizzazione e gestione di eventi culturali e di spettacolo con le mansioni di produttore, direttore artistico, direttore organizzativo e direttore amministrativo; amministratore delegato della Quirino Srl, società di gestione del Teatro Quirino-Vittorio Gassman di Roma, dallo scorso febbraio è anche il sovrintendente della Fondazione Messina per la Cultura.  Alla Fondazione Taormina riceverà un compenso annuo di 50.000 euro e avrà tra i vari compiti quelli di predisporre i programmi e gli obiettivi da presentare annualmente all'approvazione del Consiglio di indirizzo; predisporre i bilanci; collaborare con il presidente per il raggiungimento dello scopo della Fondazione; sovrintendere e coordinare le attività artistiche, culturali, tecnico-amministrative ed economico-finanziarie della Fondazione; proporre al Consiglio di indirizzo la nomina o la revoca dei direttori artistici e altre mansioni. L’obiettivo della Fondazione è massimizzare e ottimizzare le risorse culturali e paesaggistiche, promuovere un turismo sostenibile e di qualità, rafforzare l’identità, destagionalizzare il flusso turistico, consolidare l’immagine della città a livello nazionale e internazionale e tutelare il “brand Taormina”: dal Comune arriverà il 25% della tassa di soggiorno, con una previsione da 1,2 milioni nel 2026 a 1,3 milioni nel 2029, e avrà anche altre entrate come ad esempio la quota dei ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti del Teatro Antico in occasione degli spettacoli. Sulla nascita della Fondazione Taormina è intervenuta nei mesi scorsi la Regione, contestando che «la denominazione appare non compatibile in sede di riconoscimento, giacché sul territorio insiste già la Fondazione Taormina Arte Sicilia» e che «è evidente che per similitudine di denominazione e di scopi potrebbe ingenerare confusione nel pubblico, avvantaggiarsi della notorietà della Fondazione Taormina Arte Sicilia e creare danni patrimoniali a quest’ultima». Ma l’Amministrazione comunale è andata avanti.
 
                    











