Sabato 14 Giugno 2025
Formalizzata la costituzione nonostante l'Assessorato abbia chiesto di cambiare nome


Fondazione Taormina, De Luca chiude il cerchio. La Regione: "L'ultima parola spetta a noi"

di Andrea Rifatto | 12/06/2025 | ATTUALITÀ

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De Luca, segretario e notaio con i componenti

«La prevista denominazione della fondazione appare non compatibile in sede di riconoscimento, giacché sul territorio insiste già la Fondazione Taormina Arte Sicilia, e al fine di scongiurare ogni eventuale impedimento, si invita il Comune a valutare possibili alternative di denominazione e a ritrasmettere la relativa documentazione». Era stato chiaro l’Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, quando lo scorso 29 aprile ha inviato una nota al Comune di Taormina, formulata dal Servizio 8 Attività musicali e teatrali del Dipartimento, per avvisare che la procedura avviata era in contrasto con le regole. Ma il sindaco Cateno De Luca è andato avanti e dopo la nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione e del collegio dei revisori dei conti, a Palazzo dei Giurati è stata formalizzata la nascita della Fondazione Taormina, presentata come “centro di ideazione e produzione culturale che promuoverà, realizzerà e sosterrà iniziative ed eventi culturali, artistici e sociali di rilevanza locale, nazionale e internazionale, anche in sinergia con soggetti pubblici e privati”, oltre che occuparsi di “promuovere la diffusione e l’utilizzo del brand Taormina all’interno di una strategia di brand diffuso”. Per siglare l’atto pubblico il Comune ha incaricato il notaio Sebastiano Micali di Mascali, che si è occupato della stipula dei documenti di tutte e quattro le nuove società partecipate per una spesa totale di 21.500 euro. Fanno parte del CdA, come è noto, la presidente Valeria Brancato (delegata del sindaco), Laura Gullotta e Vincenzo Lombardo; revisori dei conti Cosimo Carmelo Scarcella (presidente), Nicoletta Corea e Fabrizio Caminiti, con supplenti Maria Eugenia Orlando e Michele Anastasi. 

Ma non è finita qui. L’ultima parola sulla Fondazione Taormina, infatti, spetta a Palermo, in quanto il nuovo ente appena costituito dovrà seguire l'iter per la successiva iscrizione nel registro delle persone giuridiche detenuto dalla Segreteria generale della Regione siciliana, «dopo che questa Amministrazione avrà completato l’istruttoria - ha specificato il Dipartimento Turiamo, Sport e Spettacolo - e provveduto ad ordinare l'iscrizione nel registro delle persone giuridiche o a denegarla motivando le determinazioni assunte». La Regione ha ricordato al Comune che anche il Codice civile stabilisce come condizione necessaria per la denominazione che sia nuova e distintiva, ribadendo che «è evidente che la circostanza, per similitudine di denominazione e di scopi, potrebbe ingenerare confusione nel pubblico, avvantaggiarsi della notorietà della Fondazione Taormina Arte Sicilia e creare danni patrimoniali a quest’ultima». Da qui la richiesta di «valutare possibili alternative di denominazione al fine di scongiurare ogni eventuale impedimento». Ma De Luca va avanti e ha chiesto anche un parere tecnico-giuridico all’avv. Raffaele Tommasini per controbattere all’Assessorato.


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