"Fermate i lavori sulla scogliera di Giardini Naxos: va salvata una specie botanica unica"
di Redazione | 26/08/2025 | ATTUALITÀ
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Un sito ritenuto di eccezionale valore
Legambiente Sicilia, dopo il blitz organizzato il 15 luglio in occasione dell’arrivo della Goletta Verde in Sicilia per denunciare il rischio concreto di una trasformazione permanente della costa e della scogliera, causata da progetti di cementificazione e da installazioni stabili o stagionali che ne comprometterebbero l’integrità paesaggistica e geomorfologica, lancia un appello urgente per la salvaguardia della scogliera lavica di Capo Schisò a Giardini Naxos, sito di eccezionale valore naturalistico, paesaggistico e scientifico, minacciato dall’avvio di lavori per l’installazione di un lido-solarium autorizzato con provvedimento demaniale n. 421 del 10 giugno. Capo Schisò rappresenta un’area di altissimo valore ambientale, geomorfologico, storico-archeologico e paesaggistico, come ampiamente documentato dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 della Provincia di Messina e da numerosi studi scientifici. In particolare, l’area ospita una popolazione di Limonium tauromenitanum, una specie botanica endemica e gravemente minacciata, inserita nella Lista Rossa IUCN della Flora Italiana (categoria CR – Critically Endangered). Secondo quanto rilevato da esperti del settore, Capo Schisò costituisce il locus classicus di questa specie – ossia il luogo in cui è stato raccolto l’esemplare tipo utilizzato per la sua descrizione scientifica - e la perdita o compromissione di questo habitat metterebbe seriamente a rischio la sopravvivenza della specie stessa. L’autorizzazione, rilasciata in assenza di una valutazione specifica su questa criticità botanica, rischia di compromettere un habitat costiero unico e già tutelato dal Piano paesaggistico dell’Ambito 9, che impone il mantenimento della vegetazione naturale e la conservazione degli ecosistemi costieri. Legambiente Sicilia ha formalmente invitato le autorità competenti – il Dipartimento regionale Ambiente e la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina – a intervenire con la revoca in autotutela del provvedimento e l’attivazione di tutte le misure necessarie per garantire la conservazione del sito. «È in gioco la sopravvivenza di una specie a rischio di estinzione e l’integrità di un paesaggio straordinario – dichiarano Tommaso Castronovo presidente di Legambiente Sicilia e Annamaria Noessing, presidente del circolo Legambiente Taormina - oltre alla revoca in autotutela dell’autorizzazione concessa per la realizzazione del solarium al fine di impedire un danno irreversibile a uno degli ecosistemi costieri più preziosi dell’isola, rinnoviamo la richiesta che la scogliera lavica venga sottoposta al più alto livello di tutela previsto dalle normative ambientali. È fondamentale - aggiungono i rappresentanti dell’associazione ambientalista - che nel Piano di utilizzo del demanio marittimo attualmente in fase di redazione l’area venga riconosciuta come “zona di tutela ambientale con fruizione controllata”, per preservarne il valore naturalistico e culturale».












