"Far pagare i servizi ai villeggianti di S. Teresa? Pensiamo alla tassa di soggiorno"
di Andrea Rifatto | 02/08/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 02/08/2019 | ATTUALITÀ
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La spiaggia e il sindaco di S. Teresa
“Far pagare i servizi ai villeggianti che giungono in estate? Si può fare con la tassa di soggiorno”. È la proposta lanciata dal sindaco Danilo Lo Giudice, che insieme alla sua amministrazione sta valutando di istituire l’imposta per incrementare le entrate nelle tasse comunali e migliorare i servizi. Il primo cittadino ne ha parlato in Consiglio comunale rispondendo al consigliere di minoranza Giuseppe Migliastro, che ha fatto notare come sarebbe opportuno fa pagare qualcosa a chi viene in villeggiatura, “ad esempio l’utilizzo delle docce in spiaggia visto che ci sono persone che si riempiono anche i bidoni, invece se fossero a pagamento si ridurrebbero anche gli sprechi e farebbero risparmiare i cittadini residenti”. Proposta condivisa anche da buona parte della cittadinanza: “È vergognoso che noi manteniamo i villeggianti, doccia, bagni, spazzatura, parcheggio gratis e gli abitanti di S. Teresa pagano” commenta un residente. “Questo sperpero di acqua graverà sicuramente su noi cittadini che paghiamo le tasse, invece proporrei docce a pagamento, 50 centesimi per un minuto d'acqua, e sicuramente non avremo aumenti ma solo incassi per le casse comunali” aggiunge un altro. Soluzione che in teoria approva anche il sindaco: “Anche io sono d’accordo a fare le docce a pagamento ma dobbiamo confrontarsi con la realtà – ha detto in Consiglio – fare un sistema di docce a pagamento, da quella che è un’ipotesi che abbiamo fatto con l’Ufficio tecnico, costerebbe circa 40mila euro, ogni doccia dovrebbe essere dotata di pannello fotovoltaico e sistema elettronico che consente l’inserimento di tessera e gettoni e tutte le docce dovrebbero essere messe tutte in rete. Ci abbiamo lavorato ma c’è una complessità di sforzi economici e il gioco non vale la candela, perché investendo 40mila euro riusciremmo a recuperare poco o nulla”. Da qui l’ipotesi dell’imposta di soggiorno: “Può essere utile ipotizzare dal prossimo anno una tassa di soggiorno che possa rappresentare un modo per contribuire ai servizi che la nostra comunità offre, ne abbiamo parlato già con l’assessore al Turismo Ernesto Sigillo e avremo modo a settembre di convocare anche gli operatori per inserirla dal prossimo anno, anche perché ritengo che oggi S. Teresa non abbia nulla da invidiare a tante località turistiche importanti dove si pagano tasse di soggiorno anche elevate”. Va detto, però, che la tassa di soggiorno si applica solo a carico delle persone che alloggiano nelle strutture ricettive e dunque non potrebbe essere versata dal villeggiante mordi e fuggi che giunge la domenica in spiaggia, al quale andrebbero fatti pagare i servizi con altre modalità, ad esempio istituendo la sosta a pagamento sul lungomare o trovando soluzioni meno costose per le docce a pagamento. Altrimenti cambierebbe ben poco.