Fallimento e tentativi di vendita andati a vuoto, finisce all’asta l’hotel Capo dei Greci
di Andrea Rifatto | 03/01/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/01/2022 | ATTUALITÀ
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Una struttura che si estende su 42.700 mq
Finisce all’asta l’hotel Capo dei Greci di Sant’Alessio Siculo, imponente struttura ricettiva tra il mare e la collina al confine con Forza d’Agrò. Il curatore fallimentare Angelo Vitarelli, nominato dopo il fallimento sancito dal Tribunale di Messina nel dicembre 2018, è stato autorizzato dal giudice delegato Daniele Carlo Madia ad eseguire la vendita tramite asta online dell’intera azienda alberghiera, compresi arredi, beni strumentali e avviamento, e della partecipazione alla società “Magna Grecia Hotel Srl”, affittuaria dell’azienda ceduta già nel 2012 dalla “Albazzurra Hotel & Resort Srl”, società proprietaria guidata dall’avvocato Giuseppe Biondi di Biancavilla. La struttura si estende su 42.700 metri quadrati, con 196 camere distribuite su quattro edifici con varie tipologie (Classic, Superior, Deluxe e Junior Suite), due ristoranti, un anfiteatro, due bar, due campi da tennis, un centro benessere, un centro congressi da 550 posti e una piattaforma a ridosso della scogliera sul mare, collegata al complesso turistico con ascensori scavati nella roccia. Il prezzo base è stato fissato in 26,4 milioni di euro, con un rilancio minimo di 100mila euro e una cauzione del 10% del prezzo offerto. La componente immobiliare è stata valutata in 31 milioni, compresi beni strumentali per 679mila 936 euro, mentre l’avviamento è stato stimato in 1 milione. L’asta si aprirà il 10 gennaio e andrà avanti fino al 24 febbraio sulla piattaforma telematica www. gorealbid.it. Il fallimento è stato dichiarato a causa di un debito di 55 milioni di euro, dopo le istanze depositate dalla Banca Nazionale del Lavoro, dall’Agenzia delle Entrate di Milano, dalla Achille Campione Srl di Giardini Naxos e da Franco Biondi: il solo debito ipotecario con Bnl ammontava ad oltre 47 milioni per via di un finanziamento da 28,6 milioni concesso nel 2009 alla “Albazzurra Hotel & Resort”, in cambio di una garanzia ipotecaria sui beni per 48 milioni. La proprietà del Capo dei Greci era stata però ritenuta subito gravemente inadempiente dalle banche e nel 2013 aveva chiesto un concordato preventivo per sanare i debiti, dichiarato però risolto dal Tribunale al momento del fallimento visto il manato rispetto degli obblighi assunti. L’avvocato Biondi era stato nominato liquidatore per trovare un acquirente al prezzo di 45,8 milioni e nel 2014 si era recato anche in Qatar, insieme all’allora presidente della Regione Rosario Crocetta, per presentare l’investimento alla famiglia reale. Ma non se ne fece nulla, così come sono falliti i successivi tentativi di vendita, l’ultimo nel 2018 con la società filippina Jones Jong Lasalle che dopo i primi contatti non ha ritenuto congruo il prezzo proposto. Tra i creditori iscritti alla massa passiva vi è anche il Comune di Sant’Alessio Siculo, che si è visto riconosciuto un credito complessivo di 1,7 milioni di euro per il mancato pagamento di imposte e tasse nel corso degli anni.