Equità Urbana Spa: "La pseudo creatività di De Luca si infrange contro la Corte dei conti"
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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I consiglieri Corvaia e Manuli
«Quanto avevamo già criticamente evidenziato e denunciato in Consiglio comunale aveva un reale fondamento, che ha trovato riscontro nel parere negativo della Corte dei conti». È quanto affermano i consiglieri di minoranza Luca Manuli e Nunzio Corvaia del gruppo “Rinascimento Taormina”, intervenendo in merito alla deliberazione della Sezione regionale di Controllo che ha espresso parete parzialmente negativo sulla costituzione della nuova società partecipata “Equità Urbana Spa”, creata per la riscossione dei tributi comunali. I due consiglieri, meno di un mese fa, avevano inviato alla Corte dei conti una segnalazione riguardo la sostenibilità, le criticità e i tanti dubbi di legittimità legati alla costituzione e alla conseguente approvazione da parte del Consiglio comunale della società pubblica in regime di in house providing e ritengono adesso che le conclusioni dei magistrati contabili confermino la fondatezza delle loro critiche. «Abbiamo visto lontano ed in anticipo - affermano Manuli e Corvaia - quello che oggi è da considerarsi, senza tema di smentita, l’infrangersi rovinoso, contro i solidi scogli della Corte dei conti, della pseudo e copiosa, se non dispersiva e caotica, creatività amministrativa del sindaco Cateno De Luca e della sua maggioranza. Abbiamo denunciato con largo anticipo ciò che oggi la Corte dei conti mette nero su bianco – evidenzia il consigliere Luca Manuli – cioè la mancanza di una motivazione analitica, l’assenza di informazioni sul personale, la fragilità dei sistemi di governance: tutto ciò che avevamo segnalato è stato confermato, visto che il parere rileva e sottolinea l’insufficienza dell’impianto motivazionale, l’assenza di dati concreti sul costo, la modalità di assunzione del personale e la necessità di chiarimenti sostanziali su aspetti centrali del progetto». Per Corvaia «chi ha votato favorevolmente questa delibera, probabilmente con superficialità, non aveva approfondito sufficientemente lo studio degli atti. Tant’è che nessuna delle criticità evidenziate dalla Corte è emersa nel dibattito d’aula, facendo piuttosto emergere un problema politico, prima ancora che tecnico». I due esponenti di “Rinascimento Taormina” spiegano di aver scelto un’altra strada, «quella della lettura attenta degli atti, dell’analisi approfondita e della responsabilità istituzionale e i fatti ci danno ragione - sottolineano - e dimostrano che un’opposizione attenta e preparata c’è e continuerà, come ha sempre fatto dall’inizio del mandato, a vigilare, a denunciare e a proporre, sempre a tutela dei cittadini e nell’interesse esclusivo della città». L’Amministrazione comunale va comunque avanti «in forza del parere positivo espresso dalla Corte - afferma - sulla necessarietà e sulla convenienza economica della partecipata in termini di compatibilità con i principi di efficienza, di efficacia e di economicità dell’azione amministrativa». E la vicenda tornerà ad essere discusa in Consiglio comunale.