Emergenza idrica a Furci, fonti quasi asciutte e il sindaco vieta sprechi e usi impropri
di Redazione | 17/08/2021 | ATTUALITÀ
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Previste sanzioni per i trasgressori
È emergenza idrica a Furci Siculo, dove le fonti comunali di approvvigionamento idropotabile sono quasi all’asciutto ed è stato necessario immettere nella rete l’acqua proveniente dalla condotta Alcantara di SiciliAcque. Il periodo estivo e il forte incremento di consumi legato all’aumento della popolazione hanno portato l’Amministrazione comunale ad attivarsi per adottare delle misure urgenti di contrasto alla forte carenza di prezioso liquido, finalizzate alla limitazione dei consumi e al divieto di uso improprio dell’acqua della rete comunale. Il sindaco Matteo Francilia ha quindi firmato un’ordinanza urgente per far sì che si evitino sprechi e sia garantito alla popolazione l’approvvigionamento per scopi potabili e igienico-sanitari, a tutela dell’igiene e della salute pubblica: il provvedimento, valido fino al 10 novembre, impone di ridurre all’essenziale e al limitato uso domestico il consumo dell’acqua, con il divieto di utilizzarla per irrigare giardini, orti, per lavare automobili e automezzi in genere (anche da fontane pubbliche), per lavare spazi privati, per riempire vasche e piscine private e per ogni altro utilizzo improprio e diverso delle normali necessità domestiche e produttive. Anche il Comune limiterà l’innaffiamento dei giardini pubblici all’effettiva necessità di evitare l’essiccamento di fiori e piante. In occasione dei controlli di monitoraggio eseguiti nell’impianto di captazione dai pozzi, si è rilevato un forte stress alle apparecchiature di prelevamento che servono l’acquedotto comunale e quindi il Comune ha deciso di integrare la risorse idrica comunale con l’immissione nella rete dell’acqua fornita su richiesta da SiciliAcque, che comunque non può sopperire alle richieste idriche del periodo estivo dovute agli eccessivi consumi, oltre che non sostenibile per via dell’eccessivo impegno economico gravante sulle casse comunali per il pagamento delle tariffe accordate in convenzione. Una decisione, quella di integrare la risorse idrica, assunta per evitare di compromettere il labile equilibrio falda di attingimento e garantire il servizio a tutte le utenze. L’Amministrazione ha invitato la popolazione ad evitare sprechi e chi non rispetterà l’ordinanza rischia sanzioni amministrative che vanno da 25 a 500 euro.