Elezioni anticipate a Santa Teresa? Maggioranza in attesa tra promesse e campagna acquisti
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Miano con gli assessori Trimarchi e Lombardo
Il ritorno alle urne è previsto nel 2027, ma non è escluso che possano esserci novità fino al punto da tornare anticipatamente al voto. A Santa Teresa di Riva la campagna elettorale per le prossime Amministrative non si è ancora aperta ufficialmente, ma si lavora già sottotraccia per stringere alleanze e costruire coalizioni. Il governo uscente, dopo i due mandati del sindaco Danilo Lo Giudice, proporrà per la poltrona più alta l’attuale vicesindaca Annalisa Miano (a meno di ripensamenti o sorprese) e all’interno della maggioranza monocolore si lavora per cercare di mantenere il gruppo coeso ed evitare fughe e allontanamenti. Nei mesi scorsi sono emersi mal di pancia da parte di alcuni componenti della giunta, soprattutto perchè il nome di Miano è stato più imposto che scelto collegialmente, ma recentemente alcune posizioni sono mutate dopo il lavoro svolto dal sindaco, abile a celare e risolvere malumori interni. Tra i malpancisti figurava in particolare l’assessore Gianmarco Lombardo, ma dopo un “viaggio riconciliatore” a Fiumedinisi e l’incontro con il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca, ogni insofferenza è stata superata con la promessa che nella prossima consiliatura (in caso di vittoria) ricoprirà la carica di vicesindaco per tutti i cinque anni del mandato e un impegno assunto anche su altri fronti. C’è però un elemento di novità piombato ultimamente sul Palazzo santateresino, ossia la possibilità che Danilo Lo Giudice sia il candidato sindaco di Sud chiama Nord a Giardini Naxos, dove si voterà nella primavera del 2026. Il primo cittadino di Santa Teresa di Riva sarebbe però ineleggibile e qualora dovesse essere il prescelto dalla compagine giardinese, che a metà gennaio indicherà il candidato sindaco tramite primarie che si terranno tra gli iscritti alla piattaforma dedicata, potrebbe dunque dimettersi aprendo uno scenario nuovo, ossia le elezioni anticipate nel suo comune. Una mossa che da un lato potrebbe servire a spiazzare gli avversari e dall’altro anche ad bloccare eventuali fughe dalla sua maggioranza, visti i tempi ristretti. In maggioranza non tutti, però, vedono di buon occhio una conclusione anticipata del mandato e l’arrivo di un commissario straordinario, seppur per pochi mesi per traghettare il paese alle urne, temendo che la cittadinanza possa considerare la decisione del sindaco di dimettersi un voler abbandonare la propria comunità per ambire ad altri obiettivi. Tra un giro per la Sicilia a presentare nuovi progetti politici del partito di cui è segretario regionale e viaggi a Palermo per seguire il gruppo parlamentare all’Ars, Danilo Lo Giudice sta comunque tentando qualche colpo, anche su sponde opposte, per rinsaldare la squadra da presentare agli elettori santateresini, anche perchè è ben consapevole che Annalisa Miano non gode dello stesso consenso tributato finora al sindaco in carica dal 2017, in calo negli ultimi tempi, e che la partita del 2027 (o del 2026) sarà tutta aperta, a differenza degli anni scorsi.










