Mercoledì 30 Luglio 2025
Prosegue ancora la convenzione con Roma. La soluzione è l'integrazione con il "Papardo"


Ecco la proroga per il Ccpm di Taormina, si lavora alla deroga: "Trattativa difficile"

di Redazione | ieri | ATTUALITÀ

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Fino al 31 dicembre attività garantite

Il Centro di Cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale “San Vincenzo” di Taormina, gestito in convenzione con l’Irccs Bambino Gesù di Roma, rimarrà operativo anche dopo la scadenza del 31 luglio. È questo il risultato dell’incontro di ieri, a Roma, tra l’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni, il dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e i vertici dei Ministeri della Salute e dell’Economia e finanze. La proroga è stata consentita sino al 31 dicembre 2025 grazie all’impegno assunto dall’assessora Faraoni e dal dirigente Iacolino di trasmettere a breve la proposta della nuova rete ospedaliera, che dovrà prevedere l’integrazione delle attività del Centro di Taormina con il reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale “Papardo” di Messina. In Sicilia è già presente, come previsto dalla rete ospedaliera del 2019, un centro di Cardiochirurgia pediatrica all'ospedale “Civico” di Palermo, affidato alla Fondazione del Gruppo San Donato, e il "decreto Balduzzi" prevede la presenza di una sola struttura ogni 5 milioni di abitanti: la Regione sta lavorando al superamento di questo vincolo, così come avvenuto in altre realtà italiane.

Schifani e Faraoni: «Trattativa difficile, ma prosegue l’impegno della Regione»
«È stata e resta una trattativa molto difficile – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani - nella quale il governo regionale ha cercato di far emergere gli sforzi che si stanno facendo per inserire questa struttura nell’intero sistema della sanità siciliana. Non è così semplice come in maniera demagogica l’opposizione vuole fare apparire. La deroga rientra all’interno di un percorso di riorganizzazione della nuova rete ospedaliera alla quale il governo sta lavorando da mesi in un dialogo costante e discreto con il territorio, con l’obiettivo di rispettare tutti i parametri richiesti dal ministero. Auspico, pertanto, che il nuovo piano veda presto la luce senza ulteriori ostacoli dovuti a posizioni preconcette». «Il nostro principale interesse, al pari di quello del governo nazionale - dice l’assessore Faraoni - è quello di non venir mai meno al nostro dovere di cura e assistenza nei confronti dei pazienti più piccoli. Abbiamo chiesto e ottenuto questa nuova proroga per avere più tempo per realizzare l’assetto migliore nel campo della cardiochirurgia pediatrica in Sicilia. Nel frattempo, proseguiamo nel percorso di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale che stiamo portando avanti. Il giudizio dei ministeri sulla permanenza della cardiochirurgia pediatrica nella cittadina ionica non è legato soltanto a questa integrazione con le attività del Papardo di Messina ma sarà complessivo sulla nuova rete ospedaliera siciliana. Stiamo facendo un grande lavoro per renderla aderente ai bisogni della gente e allo stesso tempo sostenibile per la Regione sul piano finanziario: un obiettivo indispensabile per tutta la collettività».

La Cisl: «Notizia positiva ma restano le preoccupazioni»
«Una notizia positiva» - commentano il segretario generale della Cisl Sicilia Leonardo La Piana e il segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi esprimono dopo la proroga di sei mesi stabilita per il reparto di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina - ma ci attendevamo e auspicavamo una proroga più lunga, così da accompagnare il percorso di stabilizzazione al San Vincenzo. Lo consideriamo l’avvio di un percorso che adesso dovrà portare all’iter di definizione e stabilizzazione del reparto all'ospedale “San Vincenzo e bisogna lavorare per questo già da oggi. Dalla struttura della Cardiochirurgia, infatti, secondo noi, dipende anche il futuro stesso dell’ospedale taorminese, fondamentale per tutto il territorio di riferimento». La Cisl non nasconde le preoccupazioni: «Restano perché questa non è una soluzione definita e definitiva- evidenziano La Piana e Alibrandi - in Commissione Sanità era stato ipotizzato che la Cardiochirurgia pediatrica sarebbe stata inserita nella rete sanitaria dell’Asp di Messina, che già contribuisce economicamente e come forza lavoro, e quindi la nostra preoccupazione è per il futuro. Bisogna ricordare che la Cardiochirurgia pediatrica ha bisogno di un centinaio di operatori. E su questo riteniamo occorra aprire un tavolo permanente di confronto per ragionare nel merito come accompagnare questo processo altrimenti quella che sembra una soluzione rischia poi di collassare all’improvviso». Il nodo, per il sindacato, è il futuro nel medio e lungo periodo. «Bisogna comprendere – sostengono La Piana e Alibrandi - come il reparto continuerà a persistere e quale sarà il ruolo di tutte le componenti. Per questo richiamiamo all’attenzione la deputazione, affinché vengano mantenuti gli impegni, bipartisan, presi per il mantenimento della struttura d’eccellenza. Ci attendiamo, quindi, che nonostante sia arrivata la proroga sulla vicenda non cali il silenzio per altri sei mesi ma si lavori ad una soluzione definitiva».


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