Sabato 07 Giugno 2025
Valori superati tra Nizza e Scaletta. Il deputato Lombardo chiede un'audizione all'Ars


Doppio binario, acque sotterranee contaminate oltre i limiti: l'allarme di Sud chiama Nord

di Redazione | oggi | ATTUALITÀ

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Una delle gallerie in costruzione

Acque sotterranee inquinate in corrispondenza dei cantieri per la costruzione della nuova linea ferroviaria a doppio binario Giampilieri-Fiumefreddo. A denunciarlo è il deputato regionale Giuseppe Lombardo (Sud chiama Nord), sindaco di Roccalumera, che chiede un’audizione urgente sulla vicenda all’Assemblea regionale siciliana. «Negli ultimi mesi sono emersi dati estremamente preoccupanti dal monitoraggio ambientale condotto lungo il tracciato del cantiere per il raddoppio ferroviario Giampilieri–Fiumefreddo, nei territori compresi tra Nizza di Sicilia e Scaletta Zanclea - esordisce il parlamentare - in ben otto piezometri installati in quattro comuni (Nizza di Sicilia, Alì Terme, Itala e Scaletta Zanclea) sono stati riscontrati superamenti delle soglie di contaminazione per sostanze come ferro, nichel, arsenico, antimonio, solfati, fluoruri e nitriti. Il caso più emblematico è quello del piezometro ASO_C15 ad Alì Terme, dove il valore del ferro ha raggiunto 36.044 microgrammi/litro, ovvero 180 volte oltre il limite di legge fissato dal D .Lgs. 152/2006, che prevede un massimo di 200 microgrammi/litro. Ancora una volta ribadiamo con fermezza che non siamo contrari all’opera - sottolinea Lombardo - ma non possiamo accettare che il cantiere diventi un danno per i nostri territori. Non è tollerabile che metà dei punti di monitoraggio presentino concentrazioni fuori norma e che, nonostante le segnalazioni, il cantiere proceda da quasi otto mesi a scartamento ridotto, tra ritardi e una gestione superficiale delle terre e rocce da scavo, in particolare a Nizza di Sicilia e Alì Terme»

«In qualità di massima autorità sanitaria locale, ho chiesto accesso alla piattaforma di monitoraggio per avere dati in tempo reale: una richiesta rimasta inevasa per mesi, fino a quando, solo attraverso formali istanze presso gli enti competenti, siamo riusciti ad ottenere queste informazioni. E purtroppo, ancora una volta, i dati non rassicurano». Giuseppe Lombardo fa presente come Rete Ferroviaria Italiana, soggetto appaltante dell’opera, si trinceri dietro una formula di rito prevista dall’art. 245 del D.Lgs. 152/2006 per non fornire i dati, comunicando che “a tal proposito si specifica che la scrivente non è né proprietaria, né gestore di nessuno dei siti in cui sono rilevati i superamenti delle CSC”, che «seppur formalmente corretta, è una dichiarazione moralmente inaccettabile - contesta il deputato regionale - perchè Rfi non può chiamarsi fuori quando a rischio c’è la salute dei cittadini. Alla luce della gravità della situazione e dei ritardi nella gestione del cantiere, Sud chiama Nord presenterà una richiesta di audizione urgente presso la IV Commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana - conclude Lombardo - per fare chiarezza e garantire la massima tutela delle nostre comunità».


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