Dissesto, tornano i fondi per la costa di S. Teresa. Un altro anno di paura per il Savoca
di Andrea Rifatto | 01/11/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/11/2019 | ATTUALITÀ
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Il lungomare di S. Teresa flagellato da una mareggiata
Parziale dietrofront del governo Musumeci dopo il taglio dei fondi per la lotta al dissesto idrogeologico nei confronti del Comune di S. Teresa di Riva, deliberato dalla Giunta regionale con delibera dello lo scorso 8 agosto. Dopo le forti proteste del sindaco Danilo Lo Giudice, che con una nota trasmessa il 4 ottobre aveva chiesto il reinserimento dei due progetti definitivi (torrente Savoca e salvaguardia della costa) e il ripristino dei fondi, mentre da deputato ha presentato un’interrogazione all’Ars, la Regione ha approvato una nuova delibera, la 384 del 25 ottobre, che ridistribuisce le risorse e inserisce nuovamente tra i progetti finanziati con i fondi del Patto per il Sud il progetto per la protezione della spiaggia dall’erosione costiera, assegnando al Comune l’importo di 10 milioni 621mila 735 euro, aumentato rispetto ai 9 milioni 721mila 735 euro a seguito dell’aggiornamento prezzi, coprendo così per intero la somma necessaria per le opere e intervenendo in soccorso del Comune, che per il secondo stralcio dei lavori aveva provato ad ottenere 5 milioni di euro dai fondi Po Fesr 2014-2020-Azione 5.1.1., visto che i 4,5 milioni del Patto per il Sud non sarebbero stati sufficienti, con una richiesta di finanziamento che nei giorni scorsi è stata però giudicata inammissibile in via definitiva. Adesso, dunque, vi è la copertura totale (andrà aggiornata la scheda Rendis con il nuovo importo) e il sindaco Lo Giudice ha chiesto alla Regione l’avvio dell’appalto integrato per progettazione esecutiva e realizzazione lavori, che prevedono la posa di 14 pennelli in pietra lavica e il successivo ripascimento artificiale della spiaggia con 253mila 491 metri cubi di sabbia prelevati dal torrente Savoca, per una profondità media di scavo di 1,20 metri, nel tratto compreso tra la foce e l’acquedotto Fiumefreddo che verrà così già messo in sicurezza. Il progetto di sistemazione idraulica del torrente Savoca, invece, è stato ritenuto ancora non cantierabile visto che è in corso la gara per la progettazione esecutiva, i cui elaborati dovranno essere consegnati dai progettisti entro il mese di marzo: dunque i cittadini di S. Teresa e Furci vivranno un altro inverno con la paura per il rischio esondazione nella parte alta, sopra l'acquedotto Fiumefreddo, e lo svuotamento inizierà non prima di metà 2020. “Siamo assolutamente soddisfatti, otteniamo un risultato importante che rende merito e onore al lavoro che avevamo fatto – commenta Lo Giudice – e con il finanziamento per la salvaguardia della costa raggiungiamo un doppio obiettivo, perché viene coperta per intero la somma necessaria ed è previsto lo svuotamento di una parte del letto del torrente Savoca. Adesso dobbiamo aspettare dicembre-gennaio per vedere nuovamente in graduatoria le risorse del torrente Savoca e vigileremo in tal senso. Ringrazio il presidente Musumeci perche con grande senso di responsabilità e sensibilità ci ha messo in condizioni di poter dire che la nostra non era una lamentela ma le carte ci davano e ci danno ragione. La nostra strategia nella lotta al dissesto si è rivelata vincente e la Struttura commissariale ne ha preso atto e la ringrazio”. Il ricorso al Tar contro la delibera della Giunta regionale dell’8 agosto, per il quale l’Amministrazone comunale aveva affidato l’incarico al’avvocato Gianpiero D’Alia, non verrà dunque presentato: “Lo ringrazio perché aveva iniziato un percorso di studio di oltre 500 pagine di documenti – ha concluso Lo Giudice – ma ci ha comunicato con grande professionalità che non avrà nulla a pretendere”.