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Dispersione scolastica, alla Sicilia pochi spiccioli
di Andrea Rifatto | 15/03/2014 | ATTUALITÀ
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La Sicilia sfiora in media il 25% di abbandoni scolastici
Il vicedirettore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Anello, ha firmato l’atto di approvazione della graduatoria regionale degli Istituti scolastici ammessi a finanziamento per la realizzazione di progetti volti a contrastare la dispersione scolastica, una delle principali criticità della scuola italiana. Secondo i dati del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel 2012 l’Italia ha toccato quota 16,5%, con picchi del 25% in Sardegna e Sicilia: numeri che ci posizionano agli ultimi posti in Europa, e distanti dall'obiettivo di scendere sotto il 10% previsto da Europa 2020. Dati allarmanti, dovuti a riforme errate, tagli agli investimenti e mancata tutela del corpo docente. Le scuole hanno presentato progetti finalizzati alla prevenzione del disagio causa di abbandoni scolastici precoci, al rafforzamento delle competenze di base e all’integrazione degli alunni di cittadinanza non italiana. Al centro dei progetti vi sono azioni partecipate, anche in raccordo con il territorio e le famiglie, per la predisposizione di percorsi personalizzati, incentrati sui bisogni e le potenzialità di ogni alunno, con particolare attenzione ai bisogni degli studenti di recente immigrazione e a quelli di seconda generazione. I progetti sono stati valutati sulla base dell’impatto previsto sugli indicatori del rischio di dispersione scolastica, del grado di innovazione didattica, della trasferibilità delle azioni proposte e della solidità delle partnership. Particolare attenzione è stata rivolta a quelle azioni che sono già state sperimentate con successo e che vedono il coinvolgimento diretto degli Enti locali. In Sicilia saranno 25 gli istituti scolastici che si divideranno l’importo 1.564.807,00 euro. Sono stati ammesse le scuole che nella graduatoria di merito hanno ottenuto un punteggio superiore a 41 punti, fino ad un massimo di 58: cinque sono in provincia di Catania, altrettanti in quella di Palermo, tre a Messina, tre nella provincia agrigentina, due nelle province di Caltanisetta, Siracusa, Ragusa,Trapani e uno ad Enna. Nel comprensorio jonico-alcantarino della provincia di Messina quattro progetti non hanno ottenuto un punteggio sufficiente ad ottenere il finanziamento, mentre tre istanze sono state escluse per mancanza di requisiti. Non ammessi a finanziamento: - Istituto comprensivo 1 di Taormina: punti 34 - Istituto comprensivo di S. Teresa di Riva: punti 32 - Istituto comprensivo di Roccalumera: punti 31 - Istituto comprensivo di Francavilla: punti 27 Esclusi per mancanza di requisiti: - Istituto di Istruzione superiore Caminiti-Trimarchi di S. Teresa di Riva - art. 4 comma 1 b: il progetto non prevedeva percorsi di passerelle dalla terza media e di ri-orientamento individuate nel corso di studi; - Istituto di Istruzione superiore “S. Pugliatti” di Taormina - art. 6 comma 2: la documentazione presentata non era accompagnata da esplicita dichiarazione del dirigente scolastico; - Istituto comprensivo di Giardini Naxos - art. 6 comma 2: la documentazione presentata non era accompagnata da esplicita dichiarazione del dirigente scolastico.
Con l’emanazione del decreto 7 febbraio 2014 n. 87, il Miur ha indetto una procedura di selezione per avviare, in via sperimentale, programmi di didattica innovativa e integrativa nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado al fine di favorire l’inclusione scolastica degli studenti maggiormente a rischio di abbandono e ridurre le ripetenze e i debiti formativi, stanziando la somma di 15 milioni di euro. Emerge però una situazione quasi paradossale: alle regioni del Mezzogiorno, dove abbandoni scolastici e bocciature abbondano e le competenze in lettura e matematica sono tra le più scarse d’Europa, arrivano meno fondi rispetto alle regioni dell’Italia settentrionale e centrale. Alla Lombardia, per esempio, dove la dispersione tocca il 15,34%, il decreto assegna 2,2 milioni di euro, mentre alla Sicilia, dove il fenomeno sfiora il 25%, ne dà 1,5.
I progetti selezionati riceveranno un finanziamento destinato alla realizzazione di percorsi didattici personalizzati e per piccoli gruppi di studenti a rischio abbandono e ad attività integrative rivolte a tutti gli studenti, anche attraverso il prolungamento dell’orario scolastico. Le attività didattiche proposte dovranno essere avviate nel corso di questo anno scolastico e proseguire nell’anno scolastico 2014-15.
La Commisione esaminatrice ha invece escluso dalla valutazione 136 istituzioni scolastiche, a causa della mancanza di requisiti obbligatori secondo il D.M. 87 del 7 febbraio 2014.
Elenco scuole ammesse ai finanziamenti