Dismissione vecchia linea ferroviaria, Giardini Naxos si unisce agli altri 11 Comuni
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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L'incontro dell'11 dicembre a Palermo
C'è adesso piena unanimità sul documento concordato dai sindaci jonici, consegnato l’11 dicembre a Rfi, Italferr e Regione, in merito al futuro dell'attuale linea ferroviaria Giampilieri-Fiumefreddo. Anche il Comune di Giardini Naxos, assente all'incontro a Palermo, ha inviato una lettera al Commissario straordinario del raddoppio ferroviario, l'ingegnere Filippo Palazzo, per confermare l'adesione alla proposta che prevede la dismissione dell’attuale linea ferroviaria (una volta attivata quella a doppio binario), la bonifica e l'eliminazione di tutte le infrastrutture ferroviarie della tratta storica, oltre alle previsioni sul riuso mediante la redazione di un progetto esecutivo, da aggiornare periodicamente fino all'accordo che prevederà la cessione delle particelle catastali, stazioni ferroviarie comprese, ai Comuni territorialmente interessati, con il decadimento di ogni vincolo esistente. Nella missiva, inviata alla Regione e per conoscenza a Rfi, Italferr e altri Comuni e alle Città metropolitane di Messina e Catania, il sindaco della cittadina naxiota, Giorgio Stracuzzi, ha spiegato all'ingegnere Palazzo che il Comune non ha potuto assicurare la propria presenza «semplicemente perché non ha mai ricevuto la convocazione, inviata a un indirizzo di posta elettronica certificata inesistente o dismesso» e che «l'Amministrazione comunale non ha appreso di pregresse riunioni celebrate in preparazione dell'incontro tra i colleghi sindaci e nemmeno del documento ufficiale che ne è scaturito». Stracuzzi ha quindi assicurato «piena adesione - ha scritto - al dichiarato fine di scongiurare il verificarsi di maggiori pregiudizi a carico, in particolare, di alcuni comuni, ai quali va il mio convinto sostegno», unendosi così alle richieste di Scaletta Zanclea, Itala, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Furci Siculo, Santa Teresa di Riva, Sant'Alessio Siculo, Forza d'Agrò, Letojanni, Taormina, Calatabiano e Fiumefreddo di Sicilia, che hanno sottoscritto l'11 dicembre il documento finale cancellando la richiesta di eliminazione della galleria di interconnessione di Letojanni, avanzata in primis dal sindaco di Taormina. Proprio contro questo collegamento è tornato alla carica il Comitato "Giù le mani da Mazzeo", che chiede di spostare altrove il raccordo tra nuovo e vecchio tracciato per non danneggiare la frazione taorminese: «Proponiamo di spostarlo a Trappitello-Alcantara o Fiumefreddo - afferma l’architetto Piero Arrigo, promotore del Comitato - laggiù si intersecano il doppio con la linea storica Randazzo-Alcantara ed è più facile collegarsi col binario costiero attuale fino al completamento del doppio binario per Giampilieri. La battaglia riparte con l’aiuto di “Patrimonio Sicilia”, “Giù le mani da Mazzeo”, con gli amici albergatori, con tutte le forze economiche della città, con le guide, con i simpatizzanti e tutti quelli che hanno a cuore la bellezza del nostro territorio e non accettano violenze di qualsiasi natura ai nostri sacri ed inviolabili luoghi».










