Venerdì 20 Giugno 2025
Il sindaco di Taormina l'ospedale ma i genitori non hanno gradito quanto dett


De Luca al presidio Ccpm, le famiglie lo contestano: “Non chiarisce e ci mortifica"

di Redazione | oggi | ATTUALITÀ

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Da domenica i genitori non mollano

Tensione tra i genitori del Ccpm e il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, che nel primo pomeriggio di ieri ha fatto visita al presidio allestito da domenica davanti l’ospedale “San Vincenzo” per avere risposte sul futuro del reparto di Cardiochirugia pediatrica, che il 31 luglio rischia la chiusura definitiva. De Luca aveva affermato nelle ore precedenti di aver seguito direttamente la questione con il presidente della Regione, Renato Schifani: «La soluzione tecnica è stata individuata ma la modalità sarà comunicata da Schifani, che è già nelle condizioni di poterlo comunicare - aveva detto il sindaco di Taormina - sono veramente fiducioso ma è una soluzione che deve comunicare il presidente Schifani, al momento c’è riserbo assoluto. Questa volta ho seguito un’altra strategia per arrivare al dunque - ha aggiunto De Luca - non ha senso l’esternazione politica quando non si ha ancora la soluzione. In questi mesi la questione Ccpm ha fatto parte di un ragionamento complessivo con il presidente Schifani». Nelle ore successive il confronto con i genitori, che però non hanno gradito l’atteggiamento del primo cittadino.

«Sentirci dire che la scelta di attuare un presidio davanti al Ccpm di Taormina non è utile e non serve - si legge in una note diffusa dalle famiglie dopo l’incontro - perché il Governo Schifani è a lavoro per la stabilizzazione del centro, non solo ci mortifica, ma ci pone dinanzi all’ennesimo dubbio: quanto vale la serenità di migliaia di famiglie con bambini cardiopatici per la politica siciliana? Vorremmo ricordare al sindaco di Taormina, Cateno De Luca, che il presidio si è reso necessario dopo che nessuno (compreso lui) ci ha mai dato risposte. Ora comprendiamo che i nuovi accordi politici tra il sindaco De Luca  ed il governatore Schifani portino il primo cittadino ad un ruolo diverso rispetto agli anni del suo insediamento, in cui aggrediva il presidente schifani durante le sue dirette social, perché non aveva mandato un fisioterapista al padre, e ci rendiamo conto che le cardiopatie congenite dei nostri figli, magari possano sembrare meno impellenti di un fisioterapista, ma va detto che il 31 luglio 2025 scade il termine per l’ultima proroga concessa dal Governo nazionale per la stabilizzazione del Ccpm e nonostante le nostre reiterate Pec, comunicati, sollecitazioni, nessuno del Governo regionale ci ha mai fornito informazioni per rassicurare migliaia di famiglie e bambini siciliani. D’altra parte - proseguono i genitori dei piccoli pazienti - in passato “ce lo ha insegnato lui” che la vera lotta si fa sul campo e non dietro gli schermi. E che per cambiare le cose si devono fare gesti eclatanti. Ecco perché ci è sembrata altresì fuori luogo la reazione del sindaco De Luca nei confronti di una mamma in lacrime, che gli evidenziava come “non avendo lui figli cardiopatici” non poteva capirci sino in fondo. Nondimeno che De Luca reputi o meno utile il nostro presidio poco importa e visto che di fatto non ci viene fornita ancora nessuna notizia chiara, resteremo qui sino a quando non avremo, nero su bianco, la certezza sul futuro di questo centro di eccellenza. Raccoglieremo firme, metteremo a conoscenza tutta l’Italia del nostro diritto alla salute. E niente e nessuno ci farà cambiare idea».


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