Da Taormina a Messina in tandem: l’Irccs "Bonino Pulejo" pedala per l'inclusione
di Redazione | 05/11/2025 | ATTUALITÀ
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Una tappa a Sant'Alessio Siculo
Un viaggio di 50 chilometri lungo la costa jonica siciliana ha trasformato una semplice pedalata in un potente messaggio di inclusione, resilienza e riabilitazione. Sei dipendenti dell’Irccs Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina hanno accompagnato due tandem speciali da Taormina fino a Messina, con a bordo due ciclisti non vedenti. Un’iniziativa che incarna perfettamente la missione dell’Irccs: promuovere lo sport come strumento terapeutico e sociale per i pazienti con disabilità neurologiche. L'iniziativa, nata nell'ambito di un tour ciclistico dell'isola condotto da due cicliste, Chiara Ozino e Giusy Parisi, di cui una non vedente, anch'esse impegnate per l'inclusione, ha visto protagonisti manager e operatori sanitari dell'istituto che hanno deciso di mettersi in gioco per accompagnare i due atleti non vedenti lungo un percorso impegnativo ma carico di significato. Il tutto in una emozionante cornice organizzata dal Soroptimist di Messina. I tandem, simbolo di fiducia e collaborazione, hanno attraversato paesaggi mozzafiato, superando salite e curve con determinazione e spirito di squadra. «Questo viaggio non è stato solo un gesto sportivo, ma un atto di condivisione e di speranza - evidenzia il direttore generale dell’Irccs Bonino Pulejo, Maurizio Letterio Lanza - lo sport, nella nostra visione, è parte integrante del percorso riabilitativo. Non si tratta solo di recuperare funzionalità motorie, ma di restituire dignità, autonomia e senso di appartenenza alle persone che affrontano una condizione di disabilità». L’Irccs Bonino Pulejo è da anni un punto di riferimento nazionale per la riabilitazione neurologica, con programmi che integrano l’attività fisica e sportiva nei protocolli terapeutici. L’Istituto collabora con il Comitato Italiano Paralimpico per offrire ai pazienti opportunità di reinserimento sociale attraverso lo sport, sia in fase post-acuta che nel lungo termine. L’iniziativa dei tandem si inserisce in un più ampio progetto di sensibilizzazione sul tema dell’accessibilità e dell’inclusione, volto a dimostrare che, con il giusto supporto, anche le barriere più ostili possono essere superate. «Questa pedalata è un altro tassello dopo la traversata dello Stretto di luglio con i nostri pazienti che sono diventati atleti - conclude il direttore Lanza - vogliamo costruire una rete di sport e salute che metta al centro la persona, le sue potenzialità e il suo diritto a vivere pienamente, al di là della disabilità».












