Venerdì 19 Aprile 2024
Il mezzo, acquistato da Sicilia Vera Onlus, consentirà di ampliare la raccolta di sangue


Consegnata l’autoemoteca all’Avis di S. Teresa: “La prima in Italia per i disabili" - FOTO

di Andrea Rifatto | 02/08/2016 | ATTUALITÀ

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Da sinistra: De Luca, Luca, Crisafulli e Bucalo

È stata consegnata ufficialmente questa mattina l’autoemoteca acquistata dall’associazione “Sicilia Vera Onlus” e concessa in comodato d'uso all’Avis comunale di S. Teresa di Riva. Il mezzo, di ultima generazione, è la prima struttura mobile in dotazione all’Associazione italiana volontari sangue che opera sul territorio dal lontano 1992 e che si appresta a festeggiare i 25 anni di attività. “Per noi è una grande emozione, questo mezzo ci aiuterà nell’opera di sensibilizzazione a donare il sangue – ha esordito soddisfatto il presidente dell’Avis, Maurizio Crisafullie consentirà di poter programmare le proprie attività in maniera capillare sul territorio, perché vogliamo operare in tutta la Val d’Agrò per coinvolgere sempre più persone e cercare di superare la soglia delle 304 sacche di sangue raccolte nel 2015”. Un gesto, quello voluto da “Sicilia Vera Onlus”, per riconoscere il grande impegno della sezione santateresina  dell'Avis per fronteggiare giornalmente le carenze di sangue e potersi muovere più a largo raggio con incontri e iniziative, dal momento che fino ad oggi le attività sono state legate alla disponibilità del veicolo della vicina sezione di Alì Terme. La cerimonia di consegna si è svolta nei locali della sezione, in via Fiorentino, dove oltre a Crisafulli sono intervenuti la vicepresidente Avis Nicoletta Luca, il presidente di “Sicilia Vera Onlus”, Salvatore Bucalo, il sindaco Cateno De Luca, il presidente dell’Avis di Messina, Francesco Previti, la presidente dell’Aism di S. Teresa (che condivide i locali con l’Avis), Deborah Chillemi, la past president della Fidapa santateresina, Antonella Maimone e diversi soci e donatori.

“Questo mezzo è l’unico in Italia ad essere attrezzato per consentire la donazione ai disabili – ha evidenziato Previti – e potenzialmente, visti gli abitanti di S. Teresa, l’Avis può tranquillamente raggiungere i 2mila donatori”. “Oggi si concretizza un lavoro silenzioso fatto nel tempo, grazie alle donazioni del cinque per mille – ha dichiarato Bucalo – con l’acquisto di un bene che servirà a tutti e che consentirà di raggiungere importanti traguardi e perseguire nuovi obiettivi”. Bucalo e Crisafulli hanno poi firmato una convenzione che regola l’utilizzo dell’autoemoteca, che rimarrà di proprietà di "Sicilia Vera Onlus". “Donare il sangue significa regalare un pezzo di noi agli altri” – ha dichiarato il sindaco De Luca, che ha poi annunciato che sta lavorando per concedere degli spazi all’Avis all’interno del Polo socio-sanitario che dovrebbe sorgere nei locali dell’ex pretura e che valuterà la possibilità di concedere riduzioni sulle imposte ai donatori di sangue.


Più informazioni: avis  donazione sangue  


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 02/08/2016 alle 14:51:43

In conclusione si afferma che il Sindaco: "valuterà la possibilità di concedere riduzioni sulle imposti ai donatori di sangue." Credo che la Legge non preveda alcun compenso, ma solo rendere agevole la donazione a tutti. Una riduzione delle imposte si configurerebbe come un compenso ... e moralmente sarebbe disdicevole. Non lo consiglio ... anche perché qualcuno potrebbe dire che le tasse "cci szucunu 'u sangu", mentre sono un momento indispensabile per una ridistribuzione, naturalmente quando a pagarle sono le persone che più hanno. Un ministro disse una volta che le tasse sono bellissime; fu frainteso. Oggi, in periodo di crisi, le ricchezze si spostano dai meno abbienti ai più ricchi, come nei periodi di guerra. Sempre più occorre aumentare le aliquote peri i ricchi e diminuirle per i meno ricchi: nessuna tassazione per quelli il cui reddito è solo il fabbisogno minimo vitale e un reddito (temporaneo) per chi è sotto il fabbisogno minimo vitale. Sono un rivoluzionario ... credo di no! ... o, meglio,SI, se la rivoluzione (predicata anche da papa Francesco, è una cosa buona e giusta e farà stare meglio i più e con meno beni (pensieri) i cosidetti privilegiati.

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