Venerdì 11 Ottobre 2024
Lo spostamento dell’asilo nido al Palacultura ha provocato l’interruzione del servizio


Chiude la biblioteca comunale di S. Teresa, protestano gli utenti

di Andrea Rifatto | 07/09/2015 | ATTUALITÀ

2435 Lettori unici | Commenti 2

Villa Crisafulli-Ragno ospita la biblioteca dal 2009

La biblioteca comunale di S. Teresa di Riva è… sparita. Libri e arredi da diversi giorni sono stati rimossi dai locali del Palazzo della Cultura-Villa Crisafulli Ragno per far posto all’asilo nido, allestito provvisoriamente nella struttura al centro del paese fino al completamento dei lavori di ampliamento del plesso di via Fratelli Lo Schiavo. Gli uffici, le postazioni internet, la sala multimediale e la saletta di lettura non hanno trovato una nuova collocazione e quanti usufruivano dei servizi offerti nell’ala sud del Palacultura, dal prestito dei volumi all’utilizzo dei locali per studio e ricerca, hanno trovato le porte sbarrate rassegnandosi a fare dietrofront. “Mi recavo quotidianamente in biblioteca per studiare e prendere in prestito testi – lamenta un giovane santateresino – ma adesso io e altri siamo stati privati di un servizio utile che funzionava egregiamente”. “La biblioteca è stata soppressa – ammettono allargando le braccia gli addetti – e non sappiamo se e quando verrà riaperta”. Evidentemente non ci si è preoccupati di individuare una soluzione alternativa alla chiusura ma si è preferito interrompere il servizio.
La biblioteca comunale santateresina aveva trovato collocazione al Palacultura dal marzo 2009, dopo vent'anni di permanenza al piano terra del municipio. Istituita nel 1977 ma aperta al pubblico dal 1984, è una delle più antiche del comprensorio jonico e vanta un patrimonio di circa 15mila volumi, con una fornita sezione di periodici (circa 30) e una sezione di audiovisivi didattici (oltre un migliaio) su tematiche e problematiche di attualità o di film d'autore, con cataloghi audiovisivi e sezioni dedicate ai ragazzi. Dai circa dieci anni è entrata a far parte del Servizio Bibliotecario Regionale-Polo di Messina, mentre recentemente ha ottenuto un contributo di 880 euro dalla Regione per incrementare, aggiornare e tutelare il patrimonio bibliografico con l’acquisto di pubblicazioni, attrezzature e per una migliore funzionalità dei locali. Che però a S. Teresa al momento sono… fantasma.


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 07/09/2015 alle 16:19:02

Palacultura!? ... più pala che cultura! Va bene che i lavori vanno fatti, va bene che ci sono esigenze prioritarie, ma un paese senza cultura è un paese di dittatori e di schiavi! Si, è così. La nostra zona, la magna grecia, era un faro per la cultura nell'antichità: un teatro in ogni insediamento. Ripeto, capisco le esigenze, ma uno spazio si trova sempre, se si vuole garantire un servizio! Ma si vuole garantire il servizio!? Questo io chiedo. Spero in risposte rassicuranti ... da amministratori che hanno a cuore il futuro ... non da chi non si preoccupa se dopo ci sarà il diluvio. Grazie!

santo trimarchi | il 10/09/2015 alle 15:19:58

Il criterio della produttività, della priorità e dei tagli di un servizio è sempre relativo e non si deve adottare per la biblioteca. Anche se fosse utilizzata da pochi, anche se i tempi della rete online possono permettere di accedere a fonti culturali più ampie ed aggiornate, resta il fatto che la biblioteca è l'anima di un paese, centro di aggregazione e sede di animazione a diversi livelli, rappresenta un simbolo intramontabile della memoria storica, della tradizione culturale e dell'istruzione di una comunità. E' un bene comune da conservare, tutelare e valorizzare con certi adattamenti in base al contesto in cui siamo. Serve per marcare un territorio di vitalità culturale, di ricerca e di studio in grado di aprire gli orizzonti e la visione dei cittadini e soprattutto dei giovani con la meta di un futuro migliore.

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