Mercoledì 08 Ottobre 2025
Il sindacato critica il ridimensionamento deciso dalla Regione e respinge le accuse


Ccpm Taormina, la Uil contesta lo spoke a Messina e ribatte alla Cgil: "Rischio chiusura"

di Redazione | 06/10/2025 | ATTUALITÀ

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La Rete ospedaliera prevede lo spoke al Papardo

«La gravissima decisione assunta dalla Giunta regionale siciliana, che nell’ambito della nuova rete ospedaliera, ha approvato un piano operativo della Cardiochirurgia pediatrica che nei fatti mira al ridimensionamento e al conseguente “sfratto” del Ccpm di Taormina, rappresenta un pugno sullo stomaco per tutta la collettività, per i piccoli pazienti e per i loro familiari». A dirlo sono Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina e Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl Messina, che hanno replicato anche alle affermazioni della Cgil Messina. «Si tratta di un provvedimento amministrativo - affermano i due sindacalisti - che smentisce clamorosamente tutta la finta narrazione che le autorità regionali hanno raccontato per lungo tempo al fine di tranquillizzare l’opinione pubblica, i lavoratori del Centro cardiochirurgico pediatrico e, più in generale, tutto il personale sanitario di Taormina. In tal senso, con assoluta coerenza e totale linearità, ribadiamo ancora una volta che la nostra idea non cambia, tantomeno è suggerita o ispirata da chicchessia. Abbiamo sempre affermato e lo ribadiamo ancora una volta che lo “status” del Ccpm non doveva essere modificato poiché la sua naturale collocazione era quella di rimanere sotto la gestione dell’Asp di Messina, l’azienda sanitaria che fra l’altro gestisce tutto l’ospedale “San Vincenzo”. Pertanto, l’ibrida e cervellotica previsione scritta nella rete ospedaliera che ha spostato il Ccpm sotto la gestione amministrativa dell’Azienda ospedaliera Papardo, non ci ha convinto fin dal primo istante e lo abbiamo detto a gran voce. Una decisione biforcuta ed avvelenata che, nei fatti, rischia seriamente di portare alla chiusura del Ccpm di Taormina con le nefaste conseguenze sociali e sanitarie».

«La penosa polemica innescata nei nostri confronti dalla Cgil e dalla Fp Cgil di Messina, che ovviamente rispediamo al mittente, è assolutamente inutile e desolatamente patetica - sottolineano Tripodi e Andronico - è del tutto evidente che la nostra consolidata leadership e il nostro larghissimo primato nel settore della sanità della provincia di Messina che, ormai da molti decenni, si materializza nei reiterati monumentali trionfi ottenuti nelle elezioni delle Rsu non sono stati mai digeriti e provocano moltissimo dolore. La Uil e la Uil Fpl restano coerenti e sono sempre e soltanto dalla parte dei lavoratori, dei pazienti e a difesa della sanità pubblica - concludono Ivan Tripodi e Livio Andronico - in questa direzione, non ci arrendiamo e continueremo la giusta e sacrosanta battaglia di civiltà finalizzata ad evitare lo smantellamento, il declassamento e la chiusura del Ccpm di Taormina. Tutto il resto sono inutili azioni di ginnastica verbale che offendono i cittadini-utenti, i quali, giustamente, pretendono la garanzia del diritto alla salute e reclamano una buona sanità».


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