Lunedì 15 Dicembre 2025
L'assessora alla Salute interviene alla Camera sulla scadenza della convenzione


Ccpm Taormina, Faraoni: "Nessuna chiusura, andiamo avanti anche se... fuorilegge"

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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L'assessora Daniela Faraoni

«Ci assumeremo le nostre responsabilità, perchè faremmo un danno enorme ad interrompere un’attività di questo tipo che va a favore della gente, dunque l’1 gennaio non ci sarà alcuna chiusura della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina». Lo ha ribadito ieri in Commissione Insularità alla Camera dei Deputati l’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni, partecipando all’audizione chiesta dal presidente, il deputato messinese Tommaso Calderone (Forza Italia), per avere chiarimenti sulle sorti del reparto, alla luce della scadenza del 31 dicembre dell’ennesima proroga con l’ospedale “Bambin Gesù” di Roma. «Dal 2012 l’attività è assegnata in maniera diretta al “Bambin Gesù” senza confronto di mercato come l’ordinamento giuridico vorrebbe - ha ricordato Faraoni - e la convenzione è stata prorogata, o comunque rinnovata periodicamente, senza incorrere nelle condizioni previste dall’ordinamento per l’acquisizione di un servizio di questo tipo. L’Asp Messina ha scritto giustamente preoccupata all’Assessorato alla Salute perchè vuole che la responsabilità non sia sua ma della Regione - ha proseguito l’assessora - a distanza di 13 anni non siamo riusciti ad affrancarci e fino a quando non riusciremo a farlo rimarrà così, anche a costo di doverci assumere responsabilità nei confronti degli organi giudicanti, che sono molto attenti, andremo avanti e abbiamo dato mandato al direttore generale dell’Asp, Giuseppe Cuccì, di procedere e mantenere tutto fino a quando non avremo definito, e lo faremo negli anni prossimi, un’organizzazione che sia in grado di procedere autonomamente, come sarebbe giusto e come vale per tutto il resto d’Italia». Dunque in attesa di una nuova proroga della convenzione, che dovrà essere rilasciata dal Ministero della Salute, le attività del Ccpm di Taormina andranno avanti, con l’auspicio che da Roma possa arrivare al più presto il via libera alla nuova Rete ospedaliera siciliana, che prevede l’accorpamento funzionale del Ccpm di Taormina con la Cardiochirurgia per adulti dell’ospedale “Papardo” di Messina, con il mantenimento del reparto all’ospedale “San Vincenzo”. «Nessuna chiusura dopo il 31 dicembre - ha rassicurato Faraoni - sarebbe impossibile anche perchè il Ccpm sta continuando a lavorare a pieno regime, non abbiamo dato indicazioni sulla sospensione delle attività e nessuna prospettiva temporale limitata nel tempo. Stiamo lavorando alacremente e speriamo di poter risolvere tutto per dare tranquillità alle famiglie e alle organizzazioni sanitarie».

L’assessora Faraoni ha ricordato l’iter in corso: «Il 31 luglio è scaduta l’ultima proroga concessa dal Ministero e in quel momento è stata chiesta con forza la determinazione di poter lasciare la Cardiochirurgia pediatrica a Taormina in deroga ai livelli prestazionali previsti dal Dm 70, che prevede una sola Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia. È stata concessa una proroga al 31 dicembre affinché la Regione potesse prevedere nella Rete ospedaliera una nuova organizzazione ancorata ad una Cardiochirurgia per adulti, gestita in un principio Hub e Spoke, all’ospedale Papardo, con mantenimento delle strutture a Taormina, ospedale destinatario negli anni anche di finanziamenti e dunque spostare sic et sempliciter un’attività, aggregandola ad un’altra azienda ospedaliera, poteva rappresentare un nocumento. Il Ministero ha preso atto di questa circostanza e la Regione ha osservato pedissequamente le scadenza per la proposizione della Rete ospedaliera. Abbiamo bisogno di un altro spazio temporale per avere la rete ospedaliera approvata e la nuova modalità di mantenimento della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina con annessione al Papardo e l’allocazione a Taormina - ha evidenziato Faraoni - ci siamo attenuti alle indicazioni dei Ministeri e speriamo che questo impianto possa risultare sostenibile secondo le loro valutazioni. Siamo comunque pronti ad accettare qualunque ulteriore indicazioni per riuscire a risolvere al meglio la questione, abbiamo continuato ad interloquire con i soggetti interessati e siamo molti rispettosi delle obiezioni e indicazioni del Ministero, confidiamo in una sinergia e chiediamo attenzione per garantire quella continuità per la quale stiamo lottando».


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