Ccpm, il Codacons: "Se non può rimanere a Taormina, venga trasferito a Catania"
di Redazione | 16/06/2025 | ATTUALITÀ
di Redazione | 16/06/2025 | ATTUALITÀ
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La struttura al "San Vincenzo" è attiva dal 2010
«Un gesto che racconta tutta la dignità e la disperazione di chi è costretto a lottare per un diritto fondamentale: quello alla salute dei propri figli». Così il Codacons commenta in merito alla protesta silenziosa e determinata dei genitori dei piccoli pazienti, che hanno allestito un presidio in tenda davanti all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina per chiedere certezze sul futuro della Cardiochirurgia Pediatrica. Il Codacons esprime piena solidarietà alle famiglie e rivolge un appello urgente al ministro della Salute, Orazio Schillaci, al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e all’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni: «È il momento della responsabilità: dopo la proroga di 12 mesi concessa congiuntamente dal Ministero della Salute e dal Mef – in scadenza il 31 luglio 2025 e indicata come non rinnovabile – nulla è stato ancora deliberato. Nessun atto formale, nessun progetto operativo, nessuna garanzia sulla prosecuzione di un servizio salvavita. Il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo, attivo dal 2010 in convenzione con l’ospedale Bambino Gesù di Roma, rappresenta una delle eccellenze italiane nella cardiochirurgia infantile - sottolinea il Codacons - se la volontà politica è quella di non mantenerlo a Taormina, proponiamo con determinazione una soluzione concreta e immediatamente realizzabile: il trasferimento delle attività a Catania presso l'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico "G. Rodolico – San Marco" o l’Azienda ospedaliera “Garibaldi” di Catania, entrambe strutture pubbliche idonee, dotate di competenze, logistica e capacità di gestione per garantire la continuità del servizio in sicurezza. È inaccettabile che il destino di un reparto così cruciale venga lasciato sospeso nell’attesa, tra silenzi istituzionali e assenza di scelte. La salute dei bambini non può attendere procedure interminabili, né essere ostaggio di indecisioni amministrative» Questa mattina il segretario nazionale Codacons, Francesco Tanasi, ha contattato telefonicamente il primario del reparto per esprimere il sostegno dell’associazione, ringraziando il personale sanitario per la straordinaria dedizione mostrata anche in questo periodo di incertezza. Il Codacons ribadisce la propria vicinanza e garantisce che proseguirà l’impegno in tutte le sedi – anche legali – per impedire lo smantellamento di un presidio fondamentale per la Sicilia orientale. A supporto dell’appello pubblico, il Codacons provvederà oggi stesso a inviare una comunicazione ufficiale al ministro Schillaci, al presidente Schifani e all’assessora Faraoni, chiedendo formalmente un’immediata presa di posizione istituzionale e l’adozione di un atto concreto che garantisca continuità e sicurezza al servizio di cardiochirurgia pediatrica: «La politica, a livello regionale e nazionale, non può più voltarsi dall’altra parte. I bambini e le loro famiglie non possono più attendere. È tempo di agire».