Martedì 24 Giugno 2025
L'ospedale del capoluogo avrebbe spazi strutturalmente idonei e già predisposti


Ccpm di Taormina, la richiesta di alcuni sindacati: "Trasferirla al Papardo di Messina"

di Redazione | oggi | ATTUALITÀ

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Il Papardo avrebbe gli spazi idonei per il reparto

Trasferire la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina all’ospedale “Papardo” di Messina. Lo chiedono i sindacati Fp-Cgil Medici, Fp-Cgil Sanità, Cimo, Fvm, Aaroi-Emac Fassid e Nursing Up con una lettera inviata all'Assessorato regionale alla Salute con la quale si propone di avviare il trasferimento organizzativo, clinico e logistico della Cardiochirurgia pediatrica nell'Azienda ospedaliera Papardo di Messina, entro il limite temporale fissato al 31 luglio 2025 dal parere ministeriale del maggio 2024. I sindacati chiedono inoltre di istituire un tavolo tecnico di regia regionale, di inserire la riorganizzazione nella rete ospedaliera regionale e nella prossima programmazione integrata Ssr. La richiesta segue la nota formale inviata recentemente all'Assessorato dalla Direzione strategica del Papardo di Messina, con la quale si propone il trasferimento delle attività di Cardiochirurgia pediatrica del ''San Vincenzo'' di Taormina. «La proposta - spiegano i sindacati nella nota, inviata anche ai Ministeri della Salute e dell''Economia - si fonda sulla immediata disponibilità al Papardo di spazi strutturalmente idonei e già predisposti per l'assistenza cardiochirurgica pediatrica e sulla presenza di una Cardiochirurgia per adulti che consentirebbe l'attivazione rapida di un modello integrato adulto/pediatrico, come raccomandato dal Ministero della Salute. Il parere tecnico dei Ministeri evidenzia che il modello a doppio centro Cardiochirurgico pediatrico (Palermo e Taormina) non è compatibile con i parametri di programmazione nazionale che prevede un centro di riferimento ogni 4-6 milioni di abitanti»,

Secondo le sigle sindacali «la centralizzazione della Cardiochirurgia pediatrica a Palermo comporterebbe un miglioramento medio dei tempi di percorrenza del 6% sull'intera popolazione siciliana, con un abbattimento dell'intervallo di percorrenza fino al 73% per i residenti della Sicilia occidentale. Tuttavia, si assisterebbe a un peggioramento del 137% per gli utenti della Sicilia orientale, che oggi rappresentano circa il 52% della casistica regionale (fonte: Sdo 2022), con conseguente rischio di diseguaglianza territoriale nell'accesso alle cure. Alla luce di ciò, il Ministero raccomanda esplicitamente che “la Regione preveda di potenziare uno dei due reparti di Cardiochirurgia sulla costa orientale (Papardo di Messina o Aou Policlinico ''G. Rodolico - San Marco'' di Catania), con la competenza per gestire anche la casistica pediatrica, collegandola funzionalmente alla struttura di Palermo».   


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