Venerdì 12 Dicembre 2025
Il Comitato chiede un pronunciamento ufficiale delle autorità e stabilità per il reparto


Ccpm di Taormina, genitori lasciati senza certezze: "Umiliante il silenzio della Regione"

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Una delle tante manifestazioni dei genitori

«Riteniamo inaccettabile che a ridosso di una scadenza così rilevante, non sia stata fornita alcuna indicazione sulle decisioni già assunte o su quelle in via di definizione da parte della Regione siciliana e del Ministero». A dirlo è il Comitato Genitori del Centro Cardiologico pediatrico del Mediterraneo di Taormina, che alla luce della scadenza del 31 dicembre dell’ultima proroga che mantiene attiva la convenzione con l’Irccs “Bambino Gesù” di Roma, manifestano forte preoccupazione. «Abbiamo più volte richiesto l’intervento del ministro della Salute, Orazio Schillaci, per fare chiarezza e avere un’ispezione che verificasse i dati riportati dalla Regione nei due centri di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina e Palermo - dicono adesso i genitori - ma non avendo ricevuto riscontro, il 3 dicembre abbiamo richiesto un’udienza al Ministero per capire quale sorte avrà il Ccpm». La Regione ha già chiesto al Governo nazionale un’altra proroga per scongiurare la chiusura del reparto, con un’istanza formalizzata dall’Assessorato alla Salute con allegata una dettagliata relazione per chiedere continuità alle attività, ma non si hanno ancora certezze, anche se l’assessora Daniela Faraoni ha rassicurato che il 31 dicembre il Ccpm non chiuderà. «Le ultime dichiarazioni della Uil hanno instillato in noi un’ulteriore preoccupazione - proseguono mamme e papà - in quanto ad oggi non esiste alcuna richiesta di mantenimento del Centro. Le affermazioni dell’assessore Faraoni, che comunica a mezzo stampa di una prossima richiesta di proroga, continuano a generare incertezza, disagi organizzativi e un clima di tensione che ricade inevitabilmente sui bambini e sui ragazzi che frequentano il Ccpm e testimoniano che, ancora una volta, non si è trovata una soluzione definitiva. Queste ultime vicende hanno influito negativamente sulla salute mentale delle famiglie coinvolte, che si ritrovano in balia dell’incertezza e della paura. Riteniamo oltremodo umiliante il silenzio perpetrato da parte del presidente della Regione, Renato Schifani di fronte ad un reparto che da anni attende di aver riconosciuto il suo reale valore. Reparto che, nonostante tutto, continua a ricevere premi e riconoscimenti per tutti gli interventi effettuati in territorio siciliano e non». 

Il Comitato Genitori chiede con fermezza che le autorità competenti intervengano immediatamente con un pronunciamento ufficiale che riconosca la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina e assicuri continuità e tutela ai servizi: «È nostro dovere rappresentare l’esigenza delle famiglie di poter programmare il proprio futuro con trasparenza e sicurezza - proseguono - e chiediamo che le istituzioni facciano altrettanto con responsabilità e rispetto, ribadendo che non accetteremo mai la chiusura, il depotenziamento o qualsiasi altra soluzione che sia offensiva e umiliante nei confronti del lavoro di tutto il reparto. Vista l’inettitudine che ci circonda, ci riserviamo di adire le vie legali in difesa e a tutela del diritto alle cure dei pazienti. Come Comitato Genitori, continueremo a vigilare, a richiedere trasparenza e a rappresentare con determinazione i diritti dei nostri figli, affinché non siano mai le incertezze amministrative a mettere a rischio il loro percorso di crescita, e se questo vuol dire ricorrere a rimedi estremi, vista l’inettitudine che ci circonda, ci riserviamo di adire le vie legali, in difesa e a tutela  del diritto alle cure dei pazienti del Ccpm. Perché per noi non esistono pause festive o rinvii all’anno nuovo - concludono -  i nostri figli continuano ad avere bisogno di cure h24, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno. Rimaniamo a disposizione delle istituzioni solo per un confronto costruttivo e per risposte rapide e concrete».


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