Mercoledì 08 Ottobre 2025
I numeri illustrati dal M5S, che chiede a Schifani di rivedere il piano con Palermo hub


Cardiochirurgie pediatriche in Sicilia: “Ecco i veri dati, Taormina è l'unica eccellenza"

di Redazione | oggi | ATTUALITÀ

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Gilistro, Cianciolo e De Luca

«Non possiamo permettere che si attui un progetto politico che ha la volontà di smontare o trasferire un centro che funziona perfettamente come quello di Taormina, vera eccellenza siciliana». Lo ha affermato questa mattina a Palermo il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, che ha illustrato in conferenza stampa numeri ben diversi da quelli inseriti dal Governo regionale all’interno del Piano operativo della Rete di Cardiochirurgia pediatrica della Regione siciliana, allegato alla Rete ospedaliera e inviato al Ministero della Salute per l’approvazione definitiva, che individua Palermo come hub (centro principale) e Taormina come spoke (centro periferico). «Alla Cardiochirurgia pediatrica di Taormina i casi congeniti trattati chirurgicamente nel 2025 sono 105 e non 65 come scritto dalla Regione, nel 2024 143 e non 103, nel 2023 149 e non 42 - ha esordito De Luca - il peso medio dei Drg cardiochirurgici attribuiti a Palermo per gli anni 2024 e 2025 è nettamente più basso di quello indicato nel piano. Abbiamo riscontrato macroscopiche incongruenze tra i reali dati da noi acquisiti dall’Asp di Messina e il documento allegato dal governo regionale alla rete inviata a Roma, invitiamo il presidente Schifani a rivedere il piano che individua Palermo come hub e Taormina come spoke perchè è Taormina la vera eccellenza riconosciuta a livello mondiale e nessuno si deve azzardare a toccarne anche un solo lenzuolo, visto che funziona perfettamente. Abbiamo dimostrato, documenti ufficiali alla mano – ha proseguito De Luca – che i numeri dichiarati dall’Assessorato alla Salute non corrispondono alla realtà. Ci sono errori evidenti e inaccettabili nel piano del governo inviato a Roma che rischiano di compromettere la corretta valutazione della rete cardiochirurgica siciliana. Se si trattasse solo di superficialità sarebbe grave, ma se invece vi fosse la volontà di nascondere le carenze del centro palermitano, allora sarebbe un fatto ancora più inquietante». Nel documento regionale emergono evidenti scostamenti nei dati di ricoveri, interventi e pesi Drg: “Al Civico di Palermo – ha spiegato il parlamentare regionale - vengono dichiarati 82 interventi nel 2024 e 35 nel 2025, ma con pesi Drg cardiochirurgici gonfiati: 6,5 nel 2024 e 5,5 nel 2025, contro il 2,29/2,50 reale. I valori attribuiti a Palermo non sono riferibili solo a procedure cardiochirurgiche, ma includono anche interventi di cardiologia e anestesia pediatrica, falsando i conteggi e i valori riportati”. Un’anomalia che si riflette anche sulla programmazione economica: il reparto palermitano presenta un disavanzo superiore alla produzione lorda, mentre Taormina mantiene indicatori coerenti con la reale attività. Il tasso di occupazione dei posti letto è del 97,3% a Taormina, contro appena il 34% a Palermo, dove risultano chiusi quattro posti letto per i quali non risulta essere stata assunta alcuna delibera ufficiale.

“È gravissimo che la delibera approvata dalla Giunta regionale e trasmessa al Ministero della Salute – ha detto ancora De Luca – contenga tutti i dati errati che abbiamo documentato. Si tratta di un atto ufficiale con cui la Regione ha comunicato numeri non corrispondenti alla realtà, includendo ricoveri mai effettuati, valori Drg alterati e conteggi economici non giustificabili. In pratica, il Ministero sta valutando la Rete cardiochirurgica siciliana su una base di dati falsati. Tra l'altro – ha sottolineato il capogruppo del M5S – è da censurare il fatto che alla commissione Sanità dell’Ars non sia stata comunicata l'esistenza di questo Piano delle cardiochirurgie pediatriche, dei numeri e delle volontà in esso contenuti, nonostante si tratti di un atto di indirizzo strategico per la programmazione sanitaria regionale. Se Schifani vuole realizzare una cardiochirurgia pediatrica a Palermo – ha affermato De Luca – nessuno lo impedisce, ma non può farlo penalizzando il centro di Taormina, che da anni rappresenta un’eccellenza nazionale e internazionale. Non si può distruggere una realtà come di Taormina e avallare dati errati, insistendo su un progetto già fallito per Palermo con quella convenzione, visto che al Civico e non c’è un cardiochirurgo pediatrico e neanche un primario a guidare il reparto a Palermo. Un progetto nato morto con quella gara d’appalto, se avessero previsto che  l’equipe del San Donato di Milano fosse rimanere perennemente a Palermo avrebbe funzionato, ma così no. È una scelta politica travestita da atto tecnico, che rischia di depotenziare un presidio che ha appena ricevuto a Washington il premio ‘Centro di Eccellenza Gold Level – ELSO Award’, primo in Italia e quinto in Europa nel suo genere. Chiedo pertanto a Schifani di rivedere integralmente questo piano e riformulare i dati contenuti, perché non si può consentire che questo centro di Cardiochirurgia pediatrica, che è una vera e propria eccellenza, venga delegittimato e depotenziato da documenti come questi”. Alla conferenza stampa erano presenti anche la palermitana Maria Rosaria Cianciolo, in rappresentanza del comitato dei genitori, e il deputato M5S Carlo Gilistro, componente della commissione Salute dell’Ars. «Questo caso – ha detto Gilistro – è una sorta di vaso di Pandora che potrebbe scoperchiare tantissime altre situazioni del genere nella sanità siciliana. Quanti casi Taormina potrebbero esserci nella sanità siciliana?».


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