Mercoledì 08 Ottobre 2025
Presentati due esposti a Messina e Palermo per fare chiarezza sui dati della Regione


Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia, Codacons e Aidma portano in caso in due Procure

di Redazione | oggi | ATTUALITÀ

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Esposti affidati all'avvocato Carmelo Sardella

Codacons e Articolo 32-Aidma (Associazione Italiana per i Diritti del Malato) hanno rimesso la vicenda della Cardiochirurgia pediatrica siciliana nelle mani della magistratura, presentando un esposto alle Procure della Repubblica di Messina e Palermo. L’obiettivo è fare piena luce sui dati trasmessi dalla Regione siciliana al Ministero della Salute e verificare ogni possibile incongruenza o errore che possa aver inciso sulla riorganizzazione dei centri di Taormina e Palermo. La decisione arriva dopo le dichiarazioni di parlamentari regionali, che hanno parlato di presunti “dati gonfiati” o inesatti, e dopo la lettera inviata al ministro della Salute dal Comitato dei Genitori del Ccpm di Taormina, nella quale si chiede un’ispezione ministeriale urgente e si denuncia il rischio di errori o distorsioni nei report ufficiali. «Quando sono i genitori a chiedere un intervento del Ministro – spiegano Codacons e Articolo 32-Aidma - significa che la fiducia dei cittadini è ferita. E quando in gioco ci sono bambini malati di cuore, la priorità deve essere una sola: la verità». Le famiglie hanno espresso profonda preoccupazione per il futuro del centro di Taormina, ricordando che già in passato errori nei dati ufficiali avevano messo a rischio la sopravvivenza del reparto, poi smentiti dai numeri reali dell’attività svolta. Oggi temono che una simile anomalia possa ripetersi, con conseguenze drammatiche per i piccoli pazienti e le loro famiglie. 

Codacons e Articolo 32-Aidma hanno deciso di agire con fermezza, affidando all’avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell’Ufficio legale regionale Codacons, il compito di curare la presentazione degli esposti e di seguire ogni fase dell’indagine giudiziaria, in stretta collaborazione con le autorità competenti. «Dietro i numeri ci sono volti, nomi, madri e padri che chiedono soltanto giustizia – dichiarano le due associazioni – per questo abbiamo deciso di rivolgerci alle Procure di Messina e Palermo: la magistratura deve verificare se tutto ciò che è stato comunicato corrisponde alla verità. La salute dei bambini non è una tabella o un grafico, ma una battaglia di umanità che lo Stato deve combattere fino in fondo. Abbiamo scelto la via della Procura - concludono Codacons e Articolo 32-Aidma - perché la verità non può attendere: ogni giorno di silenzio pesa sul cuore dei bambini».


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