Botti di Capodanno vietati in due comuni, ordinanze per tutelare persone e animali
di Redazione | oggi | ATTUALITÀ
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Artifici in grado di provocare danni
Botti vietati a Capodanno in due comuni jonici. A firmare le ordinanze sono stati i sindaci, vista la diffusa consuetudine di festeggiare l’arrivo del nuovo anno e il periodo delle festività con botti e artifici pirotecnici di vario genere, che causano ogni anno infortuni anche di grave entità a chi li utilizza. A Santa Teresa di Riva il sindaco Danilo Lo Giudice ha rilevato che esiste un oggettivo pericolo, nell'usare petardi di libera vendita, trattandosi di materiali esplosivi in grado di provocare danni fisici sia a chi li maneggia sia a chi ne venisse colpito e ha imposto il divieto di esplosione di artifici pirotecnici, che dal 31 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 non consente di fare esplodere botti, petardi, mortaretti e altri artifici pirotecnici di qualsiasi tipologia, in luoghi coperti o all'aperto, sia pubblici che privati, all'interno e in prossimità di condomini, scuole, ospedali, case di cura, comunità di recupero, uffici pubblici e ricoveri di animali, nonché in tutte le vie, piazze e aree pubbliche, fatto salvo il caso di regolari autorizzazioni rilasciate ai sensi della normativa vigente. La violazione dell’ordinanza comporta l'applicazione di sanzioni amministrative da 25 a 500 euro e il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato o illecitamente detenuto. A Furci Siculo il sindaco Matteo Francilia, ai fini della tutela del decoro e della vivibilità urbana, della tranquillità e del riposo dei residenti, del patrimonio pubblico e degli animali, ha disposto il divieto su tutto il territorio comunale, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei luoghi privati dove possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici sui luoghi pubblici, dello sparo di petardi, dello scoppio di mortaretti, dell’accensione di botti e prodotti pirotecnici di vario genere e di qualsiasi tipo, anche se di libera vendita, nel periodo compreso tra il 30 dicembre 2025 e il 6 gennaio 2026. L’inosservanza dell’ordinanza comporta l’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro. Francilia ha fatto presente nel provvedimento che «l’uso di petardi e mortaretti può determinare una serie di conseguenze negative anche per la quiete pubblica, la sicurezza e l’incolumità delle persone e analogamente è esposto alle medesime conseguenze negative tutto l’ambiente nonché gli animali domestici e non presenti nel territorio. Inoltre l’accensione ed il lancio di fuochi d’artificio, lo scoppio di petardi, l’esplosione di bombette e mortaretti, ovvero il lancio di razzi sono sempre stati causa di disagio e oggetto di lamentele da parte di molti cittadini, soprattutto per l’uso incontrollato da parte di soggetti che non rispettano le precauzioni minime di utilizzo, e tra le categorie a maggior rischio in relazione all’incontrollato impiego dei prodotti pirotecnici vi sono i minori, cui deve essere riservata speciale tutela, oltre che conseguenze negative vengono a determinarsi anche a carico degli animali d’affezione, di allevamento e selvatici in quanto il fragore degli artifizi pirotecnici ad effetto scoppiettante oltre ad ingenerare spavento negli animali, li porta a perdere il senso dell’orientamento aumentando il rischio di smarrimento degli stessi fino al punto da indurli alla fuga dall’abituale luogo di dimora, con conseguente rischio per la loro stessa incolumità e più in generale per la sicurezza stradale».











