Blitz di Italia Viva a Taormina: "Pronto soccorso da terzo mondo, Ccpm da salvare"
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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Il sopralluogo al Pronto Soccorso
Dalla difficoltà a trovare parcheggio al pronto soccorso disastrato, fino al reparto di Cardiochirurgia pediatrica che vive nell’incertezza. Un tour per toccare con mano le criticità dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina quello compiuto da Italia Viva, giunta con la senatrice Dafne Musolino, il deputato Davide Faraone (vicepresidente nazionale), il dirigente regionale Fabrizio Micari e il presidente provinciale Massimo Simeone. I quattro esponenti del partito di Matteo Renzi hanno incontrato il dott. Giacomo Filoni, primario di Anestesia e Rianimazione e direttore sanitario ad interim, chiedendo notizie sull’organico e sui reparti, visitando in particolare il Pronto Soccorso. Qui hanno toccato con mano una situazione a dir poco difficile: il personale medico, infatti, è carente per il 50%, visto che su 12 medici previsti ne sono presenti 6-7 e quelli mancanti sono sostituiti da personale di una cooperativa e i pazienti rimangono in osservazione breve intensiva anche per una settimana, senza contare le barelle in corridoio (quattro quelle presenti durante il sopralluogo) e le difficoltà per i parenti di visitare i loro cari. L’ipotesi di ampliamento del Pronto Soccorso nei locali farmacia o laboratorio analisi sembrano ancora lontane dal vedere la luce. Musolino, Faraone, Micari e Simeone hanno poi visitato il Centro di Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo, accolti dal primario di Cardiologia pediatrica Paolo Guccione. «Abbiamo riscontrato gravi carenze soprattutto al Pronto Soccorso - ha detto la sen. Musolino al termine della visita - sia per i locali insufficienti che per il personale medico carente, compensato con contrattisti di cooperative e specializzandi, ma bisogna investire di più. Il Ccpm si conferma un centro di grande eccellenza, ma l’incertezza in cui è stato fatto precipitare in questi ultimi anni ha fatto sì che venisse depotenziato dal punto di vista del personale e dei macchinari. Adesso bisogna lavorare per dare continuità - ha aggiunto la parlamentare messinese - inserendo il reparto nella Rete sanitaria regionale e dargli centralità riconoscendo l’attività svolta, che non è in sottordine rispetto a Palermo, e far sì che in Sicilia ci siano due reparti di Cardiochirurgia pediatrica». All’ospedale di Taormina è previsto il taglio di 20 posti letto di degenza ordinaria: «La Regione deve rivedere la Rete sanitaria - ha detto in merito cluso Dafne Musolino - ci auguriamo che il presidente Schifani voglia prendere in mano la situazione e finirla di far finta di non rendersi conto di cosa sta succedendo sotto i suoi occhi e adoperarsi veramente per la salute dei cittadini siciliani. Se i racconti sono drammatici, la realtà è ancora peggiore, perchè la politica tende ad indebolire la sanità pubblica». Per Faraone «va rivolto un grande ringraziamento a medici e infermieri, che operano da eroi in condizioni proibitive - ha rimarcato - con al pronto soccorso una sala astanteria in condizioni disastrose con pazienti costretti a stare in un sgabuzzino o nei corridoi: questo è assolutamente intollerabile. La Cardiochirurgia pediatrica ha medici straordinari che dedicano la vita ai piccoli pazienti, ne sono in servizio solo 3 rispetto ai 6 previsti, costretti a turni eroici, e questa situazione di incertezza sta comportando che molti medici e infermieri rinunciano a venire perchè non vedono prospettive nella struttura e abbiamo perso la grandissima opportunità offerta dal Pnrr per acquistare macchinari indispensabili per garantire innovazione tecnologica, vista la condizioni di precarietà e le continue proroghe. Chiediamo che il Ccpm resti a Taormina e vengano garantite certezze ai pazienti di Sicilia e Calabria e al personale sanitario». «Abbiamo riscontrato una situazione pazzesca - commenta Micari - si passa da un Pronto Soccorso da terzo mondo, con persone ammassate per giorni in una stanzetta, a un'eccellenza come la Cardiochirurgia che rischiamo di perdere perché, per l'incapacità di programmare della Regione, non ci sono medici». «Da messinese - conclude Simeone - ringrazio questo personale che rappresenta un orgoglio e che lavora in condizioni incredibili, con totale spregio della stanchezza. Ringrazio la senatrice Musolino e tutto il gruppo parlamentare per questa battaglia di civiltà».












