Beni confiscati: Alì Terme riammesso tra gli idonei, ok al finanziamento per Roccalumera
di Andrea Rifatto | 01/04/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/04/2023 | ATTUALITÀ
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La struttura a Capo Alì dove è previsto l'intervento
Premia solo Roccalumera la graduatoria definitiva della Missione 5 del Pnrr per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, che metteva a disposizione 300 milioni di euro di fondi assegnati tramite l’Agenzia per la Coesione territoriale, ma il nuovo decreto di approvazione che sostituisce integralmente quello del 19 dicembre riserva una importante novità per il Comune di Alì Terme, inizialmente escluso e adesso riammesso tra gli idonei, insieme a Giardini Naxos. L’ente della cittadina termale si è piazzato al 301esimo posto degli interventi idonei, ma non finanziati per carenza di fondi, con il progetto da 1 milione 700mila euro per riqualificare l’immobile sulla Statale 114 a Capo Alì, confiscato alla criminalità organizzata, tramite recupero, rifunzionalizzazione e riuso della struttura da adibire a sede del centro “Alisea” e dell’istituenda Area marina protetta di Capo Alì. Dopo l’esclusione iniziale per carenze documentali, in particolare in merito all’effettiva assegnazione al Comune del bene confiscato, il sindaco Carlo Giaquinta aveva chiesto di riformulare le graduatorie, dimostrando di aver inviato tutti gli atti e di aver soddisfatto la richiesta di soccorso istruttorio, e così adesso ha ottenuto l’inserimento nell’elenco degli idonei che dà la possibilità di poter accedere in futuro al finanziamento. A ricevere i fondi sarà per il momento solo il Comune di Roccalumera, che tra i 242 progetti finanziati si è piazzato al 232esimo posto con 6,39 punti, ottenendo 146mila euro. Risorse che verranno utilizzate per attuale il progetto “Nuovi orizzonti”, che prevede la ristrutturazione dell’immobile in via Torrente Allume confiscato alla criminalità: un intervento dal costo di 146mila euro, dunque totalmente coperto con i fondi del Pnrr, di cui 69mila 726 euro per i lavori da effettuare nell’edificio e 72mila 797 euro per somme a disposizione, delle quali 47mila 872 euro destinate alla realizzazione e gestione del progetto e per l’acquisto di arredi e attrezzature. L’idea è quella di realizzare un centro di aggregazione giovanile e un laboratorio sociale finalizzato ad apprendere la cultura della legalità, contro la criminalità e il bullismo, definendo percorsi di reinserimento dei soggetti svantaggiati. Scivola dal 309esimo al 317esimo posto la richiesta del Comune di Giardini Naxos, anch’essa idonea ma non finanziata in attesa di scorrimento della graduatoria, che prevede un intervento da 1 milione 320mila euro per la riqualificazione a verde della zona di Recanati per completamento, recupero, ri-funzionalizzazione e valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.