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Arsenico, preoccupazione sempre più alta: "Tutti uniti per evitare un possibile disastro"
di Andrea Rifatto | 01/11/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/11/2024 | ATTUALITÀ
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Aula gremita di cittadini preoccupati
Timori crescenti a Nizza di Sicilia dopo la scoperta che due pozzi comunali sono contaminati da Arsenico con concentrazioni di 12 microgrammi/litro, superiore al limite di 10 mg/l, circostanza che ha portato il sindaco a vietarne l’uso per scopi potabili. Nell’aula consiliare si è tenuto un incontro pubblico promosso dal Comitato “Salute e sicurezza per Nizza di Sicilia”, nato a dicembre 2023 per affrontare tutte le problematiche del cantiere del raddoppio ferroviario, che già a giugno aveva manifestato preoccupazioni sulla presenza di Arsenico nelle terre e rocce da scavo, senza aver ricevuto risposte concrete. Il Comitato, vista l’ipotesi che venga realizzato un impianto di trattamento delle terre con Arsenico direttamente in cantiere, ha posto dei quesiti: cosa prevede l'installazione di un simile impianto nei pressi di un centro abitato e quali precauzioni verranno adottate? Che garanzie avranno i cittadini, anche a lungo termine (5/10 anni), che il trattamento in loco di queste terre non arrechi danni alla salute, anche dei propri figli? Chi si assume la responsabilità di offrirci queste garanzie?. Domande che meritano risposte. «Il primo ad essere spaventato sono io - ha esordito il sindaco Natale Briguglio - la cittadinanza attende risposte e l’Osservatorio ambientale del raddoppio ferroviario deve darle. Fin da luglio abbiamo inviato richieste ufficiali per avere chiarimenti su varie criticità come polveri e rumori, adesso dopo la scoperta del valore di Arsenico nell’acqua ho ritenuto opportuna l’ordinanza, anche se informalmente per l’Asp non era necessaria perché sostengono che il valore non è potenzialmente nocivo per la salute. La falda acquifera si trova a 45 metri di profondità e sembra improbabile che sia stata inquinata dalle ultime piogge, ma gli accertamenti devono andare avanti. Spiace siano assenti attori principali come Rfi, Arpa, Asp, Osservatorio - ha rilevato Briguglio - che non hanno avuto la sensibilità istituzionale e l’accortezza di esserci, adducendo scuse assurde. Spero che la Procura della Repubblica apra un’inchiesta su questo cantiere». «È già in atto un disastro ambientale - ha detto l’ingegnere Salvatore Scaldino, esperto ambientale del sindaco di Nizza - i lavori non sono stati avviati in sicurezza - ha detto - siamo ancora all’inizio e non sappiamo se l’Arsenico aumenterà nella falda, le terre sono un rifiuto pericoloso e come tale devono essere trattate»; per il dottor Giovanni Vega, esperto di Briguglio in materia di salute, non bisogna allarmarsi: «Io oggi ho bevuto acqua del rubinetto - ha detto - e penso che nessuno abbia mai guardato la composizione chimica dell’acqua Ferrarelle, che ha un valore di Arsenico di 6,8 mg/l. Mio figlio ne beve da due a tre litri al giorno, significa che andiamo a 11-12 mg/l, ma anche altre acque imbottigliate contengono Arsenico. Giusto fare l’ordinanza di non potabilità, ma non allarmiamoci più di tanto, l’Arsenico è stato utilizzato negli anni anche per la cura della psoriasi, non è soltanto un veleno». I cittadini hanno manifestato preoccupazioni, soprattuto per i bambini che hanno utilizzato l’acqua contaminata, e chi vive a ridosso del cantiere ha parlato di continue molestie da quando sono iniziati i lavori. Una cittadina residente sulla Sp 27 ha raccontato che dopo il maltempo del 21 ottobre il garage della sua abitazione, posta a fianco dal terreno dove si trovano le vasche di stoccaggio delle terre, precisamente la numero 9, si è allagato con 70 centimetri di acqua proveniente dal cantiere, che giungendo da monte ha allagato un terreno e abbattuto un muro di confine arrivando nel suo giardino e poi nel garage: acqua che successivamente ha fatto analizzare rinvenendo la presenza di Arsenico, Alluminio e Antimonio. «Finora solo io mi sono assunto la responsabilità di presentare un esposto anche in Procura - ha detto Giuseppe Lombardo, sindaco di Roccalumera, intervenuto come deputato regionale - nessuno ci ha comunicato che c’erano depositi temporanei di rifiuti visto che il valore di Arsenico in alcune vasche superava i 50 mg/kg, ma poi applicando l’incertezza il valore finale scende al di sotto del limite, un sistema che stanno adottando da due anni. La salute dei cittadini deve essere la priorità - ha sottolineato - ancora siamo in tempo per fermare il disastro ma dobbiamo stare tutti dalla stessa parte, non mi lasciate solo. Può darsi che in questa storia sarò schiacciato da Webuild, perchè già me l’hanno annunciato, ma non mi preoccupo perchè sto difendendo le comunità». L’ipotesi dell’installazione di un impianto di trattamento delle terre con Arsenico direttamente nel cantiere di Nizza di Sicilia è sempre più reale e sulla questione il vicesindaco di Alì Terme, Nino Melato, ha sottolineato l’importanza di imporre il rispetto delle leggi sulla sicurezza nei cantieri.