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Antenna di telefonia "fuorilegge" a Sant'Alessio, il Comune blocca i lavori
di Andrea Rifatto | 04/03/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/03/2020 | ATTUALITÀ
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Gli interventi già realizzati sull'edificio
Avevano preso il via i lavori di realizzazione dell’antenna di telefonia mobile Wind-Tre a Sant’Alessio Siculo, ma il Comune è intervenuto e li ha bloccati con un’ordinanza di sospensione perché le opere risultano avviate in assenza di autorizzazione e in difformità al Prg e del Regolamento comunale per l’installazione degli impianti fissi di telecomunicazione. Il provvedimento è stato firmato dal dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, l’architetto Gaetano Faranna, dopo il sopralluogo effettuato dal comandante della Polizia municipale Salvatore D’Agata e dal geometra Giuseppe Moschella dell’Ufficio tecnico all’ultimo piano dell’edificio privato di via Consolare Valeria 25, nella zona nord del paese, dove l’azienda ha previsto di installare l’impianto. Sui luoghi è stato scoperto come l’antenna avrebbe un’altezza maggiore rispetto a quanto permesso dal Regolamento, ossia 4 metri oltre l’altezza massima dell’edificio consentita dal Prg: in questo caso, trovandosi in zona B2, è pari a 11 metri e quindi l’estremità superiore dell’antenna non potrebbe superiore i 15 metri; nel progetto, invece, la base dell’antenna è prevista a 17,40 metri ed è stato verificato come la base sia stata collocata sul solaio del vano scala a 13,45 metri dalla strada e il palo dell’antenna si eleva per 6 metri: dunque si arriverebbe a quasi 20 metri. Violazioni sono state riscontrate anche sulla potenza dell’antenna, in quanto Wind-Tre ha previsto una potenza di 504,62 Watt, ben superiore al limite di 2 Watt consentito nelle zone residenziali di Sant’Alessio, a patto che nella zona di rispetto non sia prevista la presenza dell’uomo per più di 4 ore al giorno, mentre nell’area adiacente vi è un edificio sensibile, il Poliambulatorio dell’Asp a servizio dell’intero comprensorio; riscontrata anche la collocazione di una colonna di alimentazione esterna alle pareti dell’edificio, in contrasto con il Regolamento comunale che ne vieta l’installazione a meno che non siano inserite armonicamente nel contesto architettonico. L’ordinanza di sospensione costituisce anche comunicazione di diniego della Scia per eseguire le opere, chiesta già nel marzo del 2019 dall’azienda, ed è stata notificata a Wind-Tre, al direttore dei lavori, alla ditta esecutrice e ad altre due imprese collegate all’opera; copia è stata inviata anche ai proprietari dell’immobile, alla Procura della Repubblica, al Genio civile, all’Arpa, all’Asp, al Poliambulatorio di Sant’Alessio, ai Carabinieri, alla Polizia municipale, al segretario comunale e al sindaco. Intanto l’Amministrazione comunale ha deciso di impugnare l’ordinanza del Tar del 30 gennaio che ha accolto il ricorso di Wind-Tre contro il provvedimento che inibiva i lavori, che sono quindi iniziati per silenzio-assenso. L’Ente inizialmente non si era costituito in giudizio ma adesso nominerà un legale per seguire il contenzioso amministrativo.