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"Alaluna sulla circonvallazione è una scelta sbagliata. Non la restauro"
di Gianluca Santisi | 13/07/2013 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 13/07/2013 | ATTUALITÀ
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"Alaluna" e il maestro Ucchino
S. ALESSIO. “Collocare “Alaluna” in una strada periferica è una scelta sbagliata; per questo motivo ho deciso che non ne curerò il restauro”. E' questa la clamorosa e inaspettata presa di posizione del maestro Nino Ucchino. Una decisione che farà discutere e che arriva proprio quando, dopo anni, la vicenda del monumento dedicato alla memoria di Pier Paolo Pasolini sembrava essersi avviata verso una soluzione. Rimossa dal lungomare in occasione di una mareggiata, la scultura in acciaio inox era stata collocata provvisoriamente nei pressi di un deposito. Nelle scorse settimane, dopo un sopralluogo, il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, aveva annunciato la concessione di un finanziamento di circa 6.000 euro per il recupero dell'opera e la sua ricollocazione. “Avrei dovuto aggiungere anche qualche elemento in acciaio”, spiega il maestro Ucchino, che però era rimasto all'oscuro delle intenzioni dell'Amministrazione comunale. “E' emerso – dice l'artista - che il Comune aveva già predisposto, in una strada periferica del paese molto distante dal centro abitato, una piazzetta per la collocazione della scultura. Ignaro di questo, da subito mi sono dimostrato contrario e trovandomi di fronte a nessuna alternativa, avendo proposto, tra l’altro, varie soluzioni che non sono state ancora accolte, mi sono rifiutato di restaurare l’opera”. Secondo il maestro Ucchino, collocare “Alaluna” fuori dal centro abitato sarebbe una scelta controproducente. “L'opera in questione – spiega - collocata in prossimità della circonvallazione non verrebbe più fruita né dai santalessesi né dal territorio in generale. Sant’Alessio è ancora in tempo per fregiarsi dell’unica opera al mondo dedicata a Pasolini, ed in questi termini, perderebbe inconsapevolmente una grande occasione. Difatti – prosegue il maestro Ucchino – verrebbe meno l’impatto culturale che “Alaluna” avrebbe negli anni a venire, come pure si interromperebbe il rapporto continuo tra la gente e l’opera stessa che, come sappiamo, nel tempo, crea non solo informazione ma, in un mirato sfruttamento della stessa, anche forme di economia”. Ma c'è ancora tempo per ricucire lo strappo, forse anche con la mediazione del presidente Ardizzone, già informato della vicenda dal maestro Ucchino. “Se si troverà un compromesso – conclude lo scultore - sarò disposto in qualsiasi momento a riprendere in mano il restauro”.
La vicenda “Alaluna” si arricchisce dunque di un nuovo capitolo. La scultura, realizzata nel 1994, era stata commissionata dal Comune di Zafferana Etnea ma suscitò grandi proteste da parte della locale diocesi tanto che, per placare il malcontento, il maestro Ucchino decise di rimuoverla in tutta fretta e di rinunciare persino al pagamento. Si fecero avanti molti comuni per acquistarla e, alla fine, la spuntò Sant'Alessio. Anche in quell'occasione non mancarono le polemiche e gli accesi dibattiti. Il resto è storia recente. “Alaluna” continua a far discutere...