Addio a don Egidio Mastroeni, storico parroco di Antillo da oltre 50 anni
di Redazione | ieri | ATTUALITÀ
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Don Egidio era nato nel 1944
Antillo dice addio al suo storico parroco. Ieri sera, nella sua abitazione, si è spento padre Egidio Mastroeni, che da oltre cinquant’anni reggeva la parrocchia Santa Maria della Provvidenza. Aveva 81 anni e nell’ultimo periodo aveva manifestato problemi di salute, ma nulla faceva presagire un esito di questo tipo. La camera ardente sarà allestita dalle 7.30 di giovedì 16 ottobre nella chiesa madre antillese e i funerali si terranno molto probabilmente nella giornata di venerdì 17. Originario di Antillo, padre Egidio fu ordinato sacerdote il 17 maggio del 1970 nella basilica di San Pietro in Vaticano da papa Paolo VI, all’età di 26 anni, insieme ad altri 277 diaconi di tutto il mondo, in una domenica di Pentecoste che il prete non dimenticò mai. Nel borgo montano è giunto da parroco nel giugno del 1973, dopo essere stato vicario auditore di don Antonino Stella dal 1970 e parroco di Mandanici dal 1971 al 1973. Per tanti anni è stato anche docente di Religione al Liceo classico di Santa Teresa e per la comunità antillese (per un periodo anche per quella di Mitta a Casalvecchio) è stato sin da subito una importante guida spirituale e punto di riferimento per tutti, sempre nel segno dell’umiltà. Ad Antillo ha dato vita dal 1974 al “Giardino di Redenzione”, , sulla sommità di Pizzo Cancello a 600 metri di altitudine, al cui interno vi è la “Casa della Provvidenza”, opera socio-religiosa di volontariato per il sollievo della sofferenza, sorta grazie all’iniziativa della comunità parrocchiale e realizzata lentamente grazie alla generosità degli antillesi, all’aiuto di volontari, al contributo ed alla collaborazione di moltissimi benefattori. La “Casa della Provvidenza” è dotata oggi di 17 camere che possono accogliere da 24 a 40 persone per attività religiose, pastorali e sociali, come ritiri, convegni e seminari di studio, corsi per il volontariato, soggiorni climatici e giornate di solidarietà per disabili, malati, anziani, persone in difficoltà provate dalla sofferenza e dall’emarginazione. Una piccola oasi immersa nel verde, su circa tre ettari di superficie, dove il silenzio favorisce il raccoglimento, la meditazione e la serenità.