Venerdì 26 Aprile 2024
Suggestiva cerimonia organizzata da Unione e Associazione Combattenti e Reduci


Undici comuni uniti dall'onore al Milite Ignoto: omaggio all'abbazia nel centenario - FOTO

di Andrea Rifatto | 09/11/2021 | ATTUALITÀ

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Autorità civili, militari e associazioni

Suggestiva cerimonia domenica mattina nell’abbazia dei Santi Pietro e Paolo di Casalvecchio Siculo, dove gli undici comuni dell’Unione Valli Joniche dei Peloritani hanno onorato il Milite Ignoto nel centenario della traslazione all’Altare della Patria, ricordato quest’anno nella Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre. Un simbolo delle vittime di tutti i conflitti armati ricordato con un pensiero rivolto a quanti hanno sofferto, sino al sacrificio estremo, per lasciare alle giovani generazioni un’Italia unita, indipendente, libera, democratica, dato la propria vita per i valori della Costituzione della Repubblica Italiana. Nei mesi scorsi i Consigli comunali, aderendo all’iniziativa nazionale lanciata del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, hanno concesso la cittadinanza onoraria al soldato senza nome, con la collocazione di una targa e di una corona d’alloro davanti ai monumenti ai caduti di tutte le guerre. A giugno l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci-Sezione di Sant’Alessio Siculo, con il suo presidente Concetto Fleres, ha proposto all’Unione dei Comuni di ricordare il centenario con un momento di riflessione collettiva per celebrare degnamente l’importante ricorrenza e dunque domenica è stato organizzato un evento all’abbazia, con la consegna degli attestati alle undici amministrazioni che fanno parte dell’ente e che hanno aderito all’iniziativa concedendo la cittadinanza al Milite ignoto, ossia i centri di Antillo, Casalvecchio Siculo, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Limina, Mandanici, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo e Savoca. 

L’Inno d’Italia, l’esecuzione del “silenzio” e le note della “canzone del Piave” hanno accompagnato la mattinata, alla quale oltre ai sindaci o loro delegati, hanno preso parte anche i componenti dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e vice presidente della Federazione provinciale maggiore Vincenzo Randazzo, il comandante della Compagnia Carabinieri di Taormina capitano Giovanni Riacà, i comandanti delle Stazioni dell’Arma del territorio, il generale Giovanni Giunta dell’Esercito italiano, l’Associazione Nazionale Bersaglieri di Giardini Naxos, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Taormina, l’Associazione Nazionale Carabinieri di Santa Teresa di Riva, la Croce Rossa Italiana Taormina-Roccalumera e rappresentanti delle associazioni culturali del territorio. Fleres ha proposto anche di effettuare una ricognizione territoriale dei monumenti dedicati dai singoli comuni ai caduti di tutte le guerre e ha ricordato la presenza nel cimitero di Santa Teresa di Riva di un Milite Ignoto, il cui corpo smembrato fu scorto e raccolto in mare l’8 settembre del 1941 dai pescatori di Furci e poi tumulato all’ingresso del camposanto santateresino (quello furcese sarebbe sorto soltanto nel 1956), dove le madri e mogli dei combattenti vollero erigere con il loro contributo un monumento a ricordo di un episodio e di un gesto esemplari.



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