Giovedì 18 Aprile 2024
Apposta una targa in sua memoria: presenti autorità, familiari e cittadini


Una fontana per tenere vivo il ricordo di Angelo: "Da lassù sarà felice" - FOTO

di Andrea Rifatto | 17/01/2020 | ATTUALITÀ

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La cerimonia davanti la fontana

In prima fila mamma Maria e papà Michele, con gli occhi colmi di dolore per un figlio che non possono più abbracciare. Dietro la comunità di Santa Teresa di Riva, che mercoledì pomeriggio ha ricordato, a un anno dalla scomparsa, il vice sovrintendente della Polizia stradale Angelo Spadaro, morto nel tragico incidente del 15 gennaio 2019 sull’A18 a Itala. L’Amministrazione comunale ha voluto dedicargli la fontana restaurata in via Sparagonà apponendo una targa in memoria di Angelo, “medaglia d’oro al merito civile e chiaro esempio di altissimo senso del dovere, coraggio e spirito di sacrificio a servizio della collettività”. Lì, in quel luogo dove è cresciuto, nel suo quartiere. Alla cerimonia hanno presenziato il sindaco Danilo Lo Giudice con la sua amministrazione, il questore Vito Calvino, il dirigente del Compartimento Polizia Stradale Sicilia orientale Francesco La Piana, il comandante della Polstrada di Messina Nicolò D’Angelo, il comandante della Sottosezione di Giardini Naxos Salvatore Maurigi, il dirigente del Commissariato di Taormina Fabio Ettaro, altri dirigenti di Polizia, amici e colleghi, tra cui Giuseppe Muscolino, in servizio quella notte con Angelo Spadaro e rimasto ferito nell’incidente. Tra i presenti anche la compagna di Angelo Spadaro, Marina, la sorella Sandra, i nipoti Michele, Giuliana, Mattia e Greta, i comandanti di Carabinieri e Polizia locale, Maurizio La Monica e Diego Mangiò. A impartire la benedizione il parroco della Madonna del Carmelo, don Ettore Sentimentale, che ha poi celebrato una messa in suffragio nel santuario di Bucalo.

"Un’iniziativa fortemente voluta dalla comunità, dai tanti amici di Angelo che hanno apprezzato il suo essere persona mite e uomo delle istituzioni – ha detto il sindaco – la comunità è rimasta segnata dalla sua scomparsa, era una persona che riusciva a saper conciliare il ruolo di uomo delle istituzioni con quello di umile cittadino, un punto di riferimento per tutti quelli lo hanno sempre amato e apprezzato con la stessa generosità con cui svolgeva il suo compito”. Lo Giudice, portando il saluto del prefetto e del sindaco metropolitano, ha sottolineato come “questa fontana è simbolo di rinascita, per tenere viva la memoria di Angelo, che continuerà a guidarci, e far sì che il suo sacrificio non rimanga vano: se riusciremo in questo Angelo continuerà a vivere e la sua bontà d’animo sarà sempre esempio di vita”. Il questore ha ricordato lo spessore umano di Spadaro, plaudendo all’iniziativa “dal significato profondo che ha la valenza di perpetuare il suo ricordo con la stessa fierezza con cui ha vissuto da portatore sano di principi moralmente solidi e forti, questo gesto sia l’avvio di un percorso di crescita civile continua”, mentre il fratello Giannantonio ha ringraziato l’Amministrazione comunale, in particolare i consiglieri Cristina Pacher e Santino Veri, e i cittadini per “un gesto nato dal profondo del cuore con un sentimento vero, anche a nome di mio fratello, che da lassù ci starà guardando e sarà molto felice di vedere il suo nome su questa targa nel luogo dove è cresciuto, per testimoniare il valore del ricordo di Angelo e di tutti i poliziotti che sacrificano la loro vita per adempiere il loro dovere e il rispetto verso l’uomo e le istituzioni”.



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