Venerdì 10 Maggio 2024
Resta valida la revoca della gara disposta dal Comune. La decisione arriverà nel merito


Taormina, il Tar respinge il ricorso cautelare di Aditus sulla gestione del Palacongressi

di Andrea Rifatto | 08/12/2023 | ATTUALITÀ

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Il primo round del secondo scontro tra il Comune di Taormina e la “Aditus”, sulla revoca della gestione del Palazzo dei Congressi, va a Palazzo dei Giurati. Il Tar di Catania ha infatti respinto l’istanza cautelare presentata dalla società torinese finalizzata ad ottenere l’annullamento (previa sospensione dell’efficacia) della determinazione dirigenziale del 23 ottobre che ha sancito l’annullamento in autotutela della gara per l’aggiudicazione della concessione dei servizi di promozione e gestione delle attività congressuali e di organizzazione degli eventi e di tutti gli atti di gara, dall’indizione alla conclusione; Aditus chiedeva anche l’annullamento della comunicazione del 12 settembre e della determinazione dirigenziale dell’8 settembre con la quale è stato conferito l’incarico al commercialista Salvatore Cardile per la redazione della perizia di stima e il calcolo del reale canone di locazione da applicarsi al Palacongressi. La Quinta Sezione del Tar, presieduta da Michele Buonauro (consiglieri Giuseppina Alessandra Sidoti e Salvatore Accolla), ha ritenuto che “sia pure a seguito della sommaria cognizione della presente fase, il provvedimento impugnato – atto plurimotivato – resiste alle censure del ricorso laddove motiva l’intervento in autotutela sulla base della ritenuta violazione dell’articolo 167 del Decreto legislativo 50/2016, in merito alla determinazione del valore stimato della concessione”; dunque “non sussiste il pregiudizio grave e irreparabile, essendo, in ogni caso, ristorabili le pretese patrimoniali conseguenti all’adozione del provvedimento avversato in caso di esito favorevole del giudizio nel merito” e di conseguenza sono stati ritenuti insussistenti i presupposti per la concessione della misura cautelare. 

La trattazione del ricorso è stata fissata nel merito, all’udienza pubblica del 16 aprile 2024, con il rinvio al merito anche della definizione delle spese. La “Aditus” è assistita dagli avvocati Claudio Piacentini e Michele Giorgio, il Comune di Taormina dagli avvocati Gaetano Callipo e Santi Delia. Il ricorso (il secondo dopo quello pendente al Cga di Palermo, che ha visto finora la “Aditus” vincitrice con l’annullamento delle revoche disposte dal Comune a giugno) era stato presentato anche nei confronti della “Interguest Società Consortile”, seconda classificata alla gara, che non si è costituita in giudizio. Nel provvedimento che “Aditus” chiede al Tar di annullare sono contestate diverse illegittimità riguardanti il valore della concessione, la sottostima del valore dell’importo a base di gara (canone annuo da 44mila euro) e altre anomalie di carattere economico e tecnico: sul canone, in particolare, il Comune ritiene che “la stima è avvenuta in modo errato ed elusivo delle norme di legge, senza tenere in alcun conto del metodo di calcolo e dei parametri obbligatori previsti dall’articolo 167 che sono stati disapplicati con conseguente grave sottostima del reale valore della gara” e che il corretto valore di mercato è determinabile in un importo annuo non inferiore a 430mila euro, secondo la relazione redatta da Cardile, mentre il valore posto a base d’asta è “notevolmente sottostimato avuto riguardo all’ubicazione, alla destinazione ed alle caratteristiche dell’immobile”.


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